consigliera parita

Diffondere una nuova cultura di parità nel mondo del lavoro, della scuola, della famiglia. È questo l’obiettivo di una serie di iniziative che Provincia, Consigliera di parità della Provincia, Ispettorato territoriale del lavoro di Padova e l’Ufficio scolastico provinciale hanno varato per contrastare le discriminazioni di genere nel territorio anche alla luce delle 1200 dimissioni dal lavoro convalidate nel 2020 da lavoratrici madri e lavoratori padri. Il protocollo d’intesa che sancisce la collaborazione tra la Consigliera provinciale di parità e l’Ispettorato del Lavoro unitamente al progetto scolastico Di “PARI” Passo… Camminando, sono stati presentati dalla consigliera provinciale con delega alle Pari opportunità Angela Temporin, dalla consigliera di parità della Provincia di Padova Silvia Scordo e dal direttore dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Padova Rosanna Giaretta. Erano inoltre presenti la Consigliera di parità della Regione Veneto Sandra Miotto e Renato Mansi per l’Ufficio scolastico territoriale di Padova – Miur di Padova.
“Il problema della bassa natalità nel nostro Paese e dei diritti di uguaglianza che riguardano le donne, le madri e i padri è serio – ha commentato il presidente Bui – per riuscire a migliorare le cose bisogna intervenire su più fronti, in primo luogo sul lavoro e sull’educazione. Ci sono ancora troppe discriminazioni. Non è soltanto un problema normativo, anzi molte volte le norme ci sono: è una questione culturale. Bisogna ampliare la discussione perché oggi gli strumenti, anche tecnologici, per aiutare chi deve conciliare il lavoro con la famiglia esistono e vanno utilizzati. Per questo come Provincia siamo a fianco delle nostre consigliere e di tutte le istituzioni che stanno cercando di fare la loro parte per avviare un percorso di collaborazione tra mondo del lavoro, della scuola e della famiglia”.
“L’emergenza sanitaria e il lockdown che abbiamo vissuto – ha detto la consigliera Temporin – ha purtroppo aumentato il divario sociale, mettendo le donne e i genitori, in generale, nella difficile situazione di scegliere tra lavoro e obblighi familiari. A tutto ciò si aggiunge un’altra questione molto delicata: quella della violenza verso le donne che sta assumendo livelli sempre più preoccupanti. Si può e si deve agire su tutti i fronti, si può e si deve fare di più. Ringrazio per l’impegno che sta portando avanti la Consigliera provinciale di parità a cui, come Provincia, daremo ogni appoggio per la diffusione dei vari progetti anche nelle scuole primarie”.
Il protocollo d’intesa tra la Consigliera provinciale di parità e l’Ispettorato territoriale del lavoro consentirà di dare nuovo impulso alla collaborazione individuando delle azioni di contrasto alle discriminazioni in genere, con particolare riferimento al ruolo genitoriale dei lavoratori e delle lavoratrici.
“Il mio obiettivo – ha spiegato la consigliera Scordo – è quello di agire in sinergia e fare rete con tutti i soggetti che agiscono concretamente, perché insieme possiamo fare la differenza e migliorare la situazione sul nostro territorio. Da una parte siamo operativi per i singoli casi di discriminazione, dall’altra il tenore di queste iniziative è proprio quello di educare al rispetto delle pari opportunità sul medio e lungo termine. Ci muoveremo nei luoghi di lavoro, tramite le professionalità presenti in Provincia e all’interno dell’Ispettorato e grazie al recente patto che abbiamo siglato con i sindacati. Agiremo anche nelle scuole perché i nostri bambini, saranno i futuri uomini e donne di domani e dobbiamo mirare a costruire la società che verrà in modo più inclusivo possibile. È fondamentale intervenire sul terreno culturale a partire dalle scuole primarie, al fine di “ripulire” nei bambini le lenti di osservazione della realtà e far sì che cambino il modo in cui vedono i ruoli quotidiani. Il progetto che partirà dall’istituto comprensivo di Albignasego - Di “PARI” Passo… Camminando - intende generare nuove fondamenta pedagogiche volte all’educazione alla parità e al rispetto delle differenze, al superamento degli stereotipi e delle discriminazioni di genere”.
Verrà quindi rafforzato il coordinamento tra Ispettorato e Consigliera di parità favorendo lo scambio reciproco di esperienze e buone prassi. L’Ispettorato darà comunicazione alla Consigliera provinciale di parità di eventuali situazioni discriminatorie di genere, anche collettive, che siano riscontrate durante le verifiche ispettive, tramite gli Uffici relazioni con il pubblico oppure con apposite segnalazioni. La stessa cosa farà la Consigliera di parità qualora venga a conoscenza di forme di discriminazione di genere che abbiano riflessi sul rapporto di lavoro. Nel corso delle audizioni per la convalida delle dimissioni di lavoratrici madri o padri lavoratori con figli sotto i tre anni, l’Ispettorato informerà della possibilità di stabilire un colloquio con la Consigliera provinciale di parità e potranno essere attivati gli interventi necessari a rimuovere le discriminazioni, in sinergia con l’Ispettorato, i datori di lavoro e le associazioni sindacali. Le richieste di intervento ispettivo della Consigliera di parità potranno inoltre avere un canale preferenziale per la presa in carico. Saranno inoltre promosse attività informative, formative e di studio anche coinvolgendo i sindacati, le associazioni datoriali, gli ordini professionali e le altre istituzioni. Il protocollo prevede infine la condivisione di analisi dei dati e del report annuale che registra le convalide delle dimissioni e delle risoluzioni consensuali.
“Anche se nel corso degli anni sono in aumento i provvedimenti richiesti dai lavoratori padri, – spiega il direttore dell’Ispettorato Giaretta – i dati relativi alle convalide delle dimissioni e delle risoluzioni consensuali confermano anche per l’anno 2020 un consistente sbilanciamento di genere. Delle 1200 convalide adottate, il 66% (792) si riferisce infatti alle lavoratrici madri, mentre il 34% (408) ai lavoratori padri. Inoltre, mentre per le madri le dimissioni sono motivate nella stragrande maggioranza dei casi dalle difficoltà di conciliazione per motivi legati ai servizi di cura o per l’organizzazione e le condizioni di lavoro, nel caso dei padri la motivazione prevalente è il passaggio ad altra azienda. Emerge un quadro che riflette ancora una cultura per la quale l’onere di cura del bambino è ancora percepito come prioritariamente a carico della madre, e la condizione di genitorialità produce per la donna un impatto sulla partecipazione al mercato del lavoro molto differente rispetto all’uomo. Per la donna, vi è infatti una stretta correlazione tra diminuzione della partecipazione e dell’occupazione e condizione di maternità. Con riferimento all’inquadramento dei lavoratori, la maggior parte dei provvedimenti di convalida riguarda lavoratori e lavoratrici con qualifica di operaio (47,8%) e impiegato (46,4%) che sommate rappresentano il 94% del totale. In entrambe le qualifiche, anche qui, vi è una netta prevalenza femminile. Il dato rispecchia la distribuzione di genere del mercato del lavoro dipendente, dove le donne sono maggiormente rappresentate nelle qualifiche di livello intermedio e meno presenti ai livelli apicali, ma evidenzia al tempo stesso la condizione di maggiore esposizione delle donne, a prescindere dal profilo di inquadramento, al recesso dal mercato del lavoro in condizione genitoriale”.  
Tra le iniziative che riguardano il mondo scolastico, si partirà con la primaria “G. Bonetto” di Albignasego attraverso il progetto Di “Pari” passo….camminando. Durante l’anno scolastico verranno dedicati incontri in ogni classe dell’istituto, tenuti dalla Consigliera di Parità della Provincia Silvia Scordo e la  psicologa psicoterapeuta Mariastefani Mancini, che coinvolgeranno gli alunni insieme agli insegnanti di cittadinanza al fine di condividere un’idea di sollecitazione volta a innescare e attivare un processo di trasformazione e consolidamento delle azioni a favore delle pari opportunità, il progetto sarà collaborante con il programma scolastico e distillerà considerazioni al fine di generare nuove idee e possibilità diverse che, condivise con gli insegnanti innescheranno e attiveranno un processo di trasformazione e consolidamento delle azioni a favore delle pari opportunità.

05/10/2021