Il presidente della Provincia di Padova Fabio Bui ha visitato oggi gli studenti e i docenti della sezione carceraria dell’Istituto Einaudi Gramsci di Padova. Ormai da venti anni, l’Istituto tecnico commerciale per il turismo garantisce il servizio scolastico sia ai carcerati comuni che ai carcerati protetti reclusi nella Casa circondariale Due Palazzi di Padova. Insieme al presidente, erano presenti anche il direttore dell’Ufficio scolastico provinciale Roberto Natale, la dirigente scolastica dell’Einaudi Gramsci Amalia Mambella e il responsabile della sezione carceraria della scuola Francesco Mazzaro. La delegazione è stata ricevuta anche dal direttore del Due Palazzi Claudio Mazzeo.

“Io penso alla Provincia dei bisogni e alla Provincia delle persone – ha spiegato il presidente Bui – il carcere di Padova è una realtà importante che visito per la seconda volta. Sono infatti convinto che garantire un servizio scolastico anche a chi è recluso, significa pensare a questo luogo non solo nella sua funzione detentiva, ma anche e soprattutto rieducativa. Per questo come presidente ci tenevo a visitare questa sezione dell’Istituto Einaudi Gramsci, gli studenti e gli inseganti”.

Sono oltre 50 gli studenti che frequentano le cinque ore di lezione da lunedì al venerdì, divisi in 6 classi. L’età va dai 20 ai 60 anni e i frequentanti sono sia italiani che stranieri. Due le classi quarte, una riservata ai carcerati comuni e un’altra ai protetti.

“Il carcere non è un luogo facile, ma i detenuti hanno sempre avuto rispetto per i professori e per il nostro lavoro – ha spiegato Mazzaro – la loro frequenza fa i conti con la situazione in cui si trovano, l’età, il grado di conoscenza dell’italiano e tante altre difficoltà legate alla vita carceraria. Gli studenti sono tutti carcerati definitivi con sentenza passata in giudicato e il sogno più grande, soprattutto per i giovani, è quello di ambire ad un’occupazione una volta usciti. È un diploma che può aiutarli a fare contabilità, gestire un magazzino e, per chi lo desidera, dà accesso all’università presente con dei corsi anche in carcere”.

La dirigente scolastico Mambella ha infine ricordato che “Si tratta di una sezione distaccata del nostro istituto che esiste fin dagli Anni Novanta. Nel corso degli anni abbiamo avuto anche 120 iscritti e gli indirizzi disponibili comprendono amministrazione, finanza e marketing. I professori sono tutti della scuola e hanno il delicato ruolo di insegnare anche le normali norme civili di convivenza. Un compito non facile che svolgono con il massimo impegno”.

I libri sono dati dalla scuola in comodato d’uso grazie anche al contributo della Provincia, mentre i materiali come penne e quaderni vengono acquistati dall’istituto.

21/01/2019