rete utenti

Si chiama “Rete Utenti per caso” e nasce dall’impegno di 70 associazioni di volontariato presenti e attive sul territorio per dare risposte concrete a bisogni di carattere socio-sanitario nel territorio di Padova e provincia. 
L’iniziativa e i progetti delle realtà capofila sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti: Fabio Bui, presidente della Provincia di Padova, Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità della Regione del Veneto, Giuseppe Dal Ben, direttore generale Azienda Ospedaliera di Padova, Emanuele Alecci, presidente Centro Servizi Volontariato di Padova e Rovigo, Silvana Bortolami, coordinatrice Rete Utenti per caso, i rappresentanti delle associazioni capofila dei progetti: Centro Ascolto Padova Nord, Fondazione OIC, Noi e il cancro-Volontà di Vivere, Invecchiamento Attivo Solidarietà Intergenerazionale I.A.S.I.- Pronto Anziano.
“Trovo straordinaria l’idea della Rete – ha detto Fabio Bui, presidente della Provincia di Padova – che anche a livello metaforico raccoglie, accoglie, tutela, avvolge. E’ una delle splendide esperienze che possiamo raccontare nell’anno difficile e tragico della pandemia. Proprio mentre si celebrava Padova Capitale Europea del Volontariato è scaturito un fermento ed una solidarietà che si è fatta più viva e sinergica in tutto il territorio e sono felice di tenere a battesimo questa nuova Rete a servizio delle necessità e delle emergenze di carattere socio-sanitario dei cittadini. Spesso anche nell’associazionismo, non si conoscono le peculiarità di ciascuna realtà. L’idea quindi di mettersi insieme, di conoscersi, dialogare e cercare di rispondere in modo trasversale ai singoli bisogni credo sia fondamentale. Mettere in rete significa anche avere una mappatura sul campo delle associazioni presenti e riuscire a fornire delle risposte concrete. In questo modo si crea un dialogo e una risposta interattiva sul campo pur conservando l’individualità di ogni associazione. Complimenti sinceri quindi per questa nuova Rete che fa emergere una volta di più la sensibilità e la forza del volontariato nel nostro territorio”. 

La Rete Utenti per Caso nasce alla fine del 2020, durante il periodo della pandemia per favorire la conoscenza e il legame tra Associazioni, valorizzandone il valore dell’impegno, pur in una situazione drammatica, dando risposte a situazioni di debolezza e di fragilità, garantendo e sostenendo un tessuto di relazioni, proprio come risposta ad una possibile devastante solitudine delle persone. Si sono svolte circa una trentina di incontri on line con un tour delle Associazioni, che si presentavano raccontando con parole, filmati, scritti quanto di “bene” veniva realizzato con uno scambio altamente empatico. Durante questi mesi di chiusura forzata si è venuti a conoscenza di come le associazioni fossero riuscite ad adattare alle nuove esigenze dettate dall’emergenza sanitaria il loro stare vicine ai volontari e alle persone alle quali si rivolgevano. Si è creato un legame forte, che terminato il periodo di semi isolamento, non si è sciolto o indebolito. 
“Padova è sempre un passo avanti – ha sottolineato Manuela Lanzarin – ed è proprio da Padova che parte la prima rete alla quale guardiamo con grande interesse perché potrebbe diventare un progetto esportabile in tutta la regione, ma anche a livello nazionale. E’ stato fatto un lavoro incredibile proprio durante la pandemia nel tessere i rapporti e mettere insieme realtà anche diverse tra loro”.
L’idea della Rete è nata dal voler agevolare tutte le persone alla ricerca di un sostegno ravvicinato per molti rami del volontariato e della medicina, dall’aiuto anziani al trattamento alimentare nei bambini, l’autismo, la cura di dolori o problematiche più gravi come la fibromalgia o la lotta contro il cancro e altre tematiche sensibili del campo.
Ad oggi ci sono 70 Associazioni di area socio sanitaria. Oltre 1000 i volontari coinvolti, 4 gli eventi di promozione che entro la fine dell’anno saranno realizzati dalla Rete.
“La rete è nata da esigenze dirette del territorio e delle persone – ha detto Silvana Bortolami - e intendiamo portarla avanti con assoluta trasparenza, fiducia e lealtà. Il progetto si è subito sviluppato in tutte le aree della provincia di Padova con semplicità e praticità trovando terreno fertile perché è indispensabile saper ascoltare e cogliere le necessità di tutti senza lasciare indietro nessuno. Una rete di solidarietà che rappresenta un Bene  proprio della comunità, coniugato alla bellezza di ciò che si realizza per dare un significato più profondo allo stare insieme”. 
La Regione del Veneto, attraverso un bando dedicato alle organizzazioni di volontariato a rilevanza locale, ha stanziato un contributo di 120mila euro a favore di quattro associazioni capofila dei progetti “Rete Utenti per caso”. I progetti, diversi per tipologia e attività, sono iniziati ad ottobre e termineranno a luglio 2022.

Le quattro associazioni capofila sono:    
- Fondazione OIC    
- Centro Ascolto Padova Nord    
- Invecchiamento Attivo Solidarietà Intergenerazionale I.A.S.I.- Pronto Anziano
- Noi e il cancro-Volontà di Vivere    

Ente Capofila: Fondazione O.I.C.
Il progetto Legami Generativi: Longevi Generativi e Reti di Comunità è basato sull’idea di ricucire relazioni e legami che sembravano inscalfibili, quali quello anziani e giovani, nonni-nipoti che di fatto, a livello sociale, la pandemia ha interrotto. Risponde ai bisogni di contrasto delle solitudini involontarie specie nella popolazione anziana e amplificate dalla pandemia, attraverso Percorsi che li rendono protagonisti attivi nel servizio e di sviluppo della cultura del volontariato anche tra i giovani. 
Il progetto vuole generare Riconnessione di Legami e Relazioni, in particolare quelle tra longevi e giovani, supportando il rafforzamento dell’empowerment nelle persone anziane attraverso percorsi di longevità attiva.  I longevi formati e rigenerati saranno protagonisti di attività intergenerazionali sia nella scuola d’infanzia sia nella scuola di secondo grado, attraverso il dialogo e le testimonianze tra generazioni, e dunque risorsa reciproca tra generazioni. 

Ente Capofila: Centro di Ascolto Padova Nord
Il progetto intende avviare ed implementare degli Sportelli di prossimità /vicinanza che possano diventare un punto di riferimento per la cittadinanza sia all’interno degli ospedali, distretti ecc. che nel privato sociale
Obiettivo generale è permettere ad ogni persona di sentirsi accolta e supportata rispetto ai propri bisogni di carattere socio sanitario in una logica di integrazione tra i servizi del pubblico e del privato sociale, intervenendo sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale, soprattutto in questa attuale fase pandemica.

Ente Capofila: I.A.S.I. – Invecchiamento Attivo Solidarietà Intergenerazionale - Pronto Anziano Padova 
Il progetto intende avviare i processi di resilienza trasformativa, nel costruire e rinforzare una rete di associazioni di diversa tipologia, tutte orientate allo sviluppo di capacità associative del volontariato nei contesti di cura, in modo da resistere ai diversi shock che le persone subiscono quotidianamente, in particolare in questo periodo di post pandemia. 
Si tratta della costruzione di una rete per lo sviluppo di comunità, nel rafforzamento della capacity buiding attraverso la partecipazione condivisa, al fine di implementare forme per territori inclusivi, nello sviluppo di legami sociali al fin di promuovere la crescita della cultura della Solidarietà. Il progetto si rivolge ad Associazioni ed Enti del Terzo Settore che a loro volta si rivolgono ad altri soggetti, con un impatto di coinvolgimento attivo di contaminazione. Il contesto territoriale del progetto è il territorio della Provincia di Padova. 

Ente Capofila: Associazione Noi e il Cancro – Volontà di Vivere
Il progetto pone al centro la narrazione della malattia, con particolare riferimento alla malattia oncologica, per favorire il processo di cura dei pazienti e di sostegno ai caregiver, ed attenuare così le distanze fisiche imposte dall’emergenza sanitaria. 
In questo processo di narrazione i pazienti diventano parte attiva insieme alle volontarie e ai volontari, sviluppando un processo di welfare di comunità.

RETE UTENTI PER CASO
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29/10/2021