Fabio Bui presidente della Provincia di Padova

L’emergenza Covid è scoppiata nell’anno di Padova Capitale del Volontariato. E ancora una volta la nostra comunità ha saputo distinguersi per una reazione davvero virale alla prova più dura che stiamo affrontando dal Dopoguerra ad oggi. Nei primi giorni, la maggiore difficoltà che abbiamo dovuto affrontare è stata la pressoché totale mancanza dei principali dispositivi di protezione e di materiale per la sanificazione e l’igienizzazione. Le tante donazioni giunte alla Provincia da imprenditori, associazioni, enti governativi e semplici cittadini cinesi, ci hanno permesso di distribuire oltre 60.000  mascherine e altro materiale sanitario di prima necessità. Un atto di amicizia e solidarietà che tutti noi abbiamo apprezzato perché, nel pieno dell’emergenza, ci ha consentito di ridurre almeno in parte i rischi di chi si è trovato a combattere in prima linea: operatori degli ospedali e della sanità, forze dell’ordine, volontari di Protezione civile, rappresentanti delle Istituzioni.
Ma oltre alla parte sanitaria, l’emergenza ha riguardato la vita stessa delle persone: cittadini inermi costretti a restare nelle proprie case, imprenditori, negozianti, esercenti che hanno chiuso le serrande, giovani, ragazzi e bambini catapultati dalla quotidianità scolastica, culturale e formativa all’impossibilità di svolgere qualsiasi attività esterna. Teatri, musei, associazioni musicali e artistiche hanno dovuto annullare ogni  tipo di iniziativa nel breve e nel lungo termine. Una catastrofe sociale che rischia di lasciare segni profondi se non ci uniremo tutti insieme per ripartire nel rispetto delle regole.
Ma anche in questo caso Padova ha dimostrato di saper reagire cercando ogni opportunità data dalla tecnologia per entrare nelle case delle persone con stimoli creativi e proposte culturali. Esapolis – il Museo degli Insetti della Provincia di Padova e il Musme – Museo della Medicina hanno proposto dirette live e tour virtuali delle strutture, laboratori per bambini e tante iniziative che, seppure a distanza, hanno regalato un po’ di normalità in questi mesi difficili. Non sono state da meno nemmeno le più importanti realtà della musica e del teatro della nostra regione. L’Opv, Orchestra di Padova e del Veneto ha messo in piedi un vero e proprio palinsesto di dirette online, video e concerti per grandi e piccoli, mentre il Teatro Stabile del Veneto ha mandato in scena “Una stagione sul sofà”, cartellone digitale con tante iniziative per tutte le età.
I padovani hanno dato e stanno dando grande prova di responsabilità restando a casa. Ma alle difficoltà delle fasce più deboli, in particolare, ha risposto ancora una volta il grande cuore della Protezione civile della Provincia di Padova. Sono stati oltre 1600 i volontari che si sono messi a disposizione dei Comuni e delle Istituzioni per consegnare alimenti, farmaci, mascherine e provvedere ai bisogni di tanti anziani e persone sole particolarmente colpiti da questa emergenza. A loro va tutto il nostro più sincero ringraziamento.
Nessuno potrà promettere che sarà facile, ci aspetta un periodo tutto in salita per l’occupazione, per la scuola, per il turismo, per tanti settori produttivi e sociali. Dalla crisi del 2009 e 2010 Padova è uscita facendo sistema con tutte le anime associative, imprenditoriali, istituzionali. Dalla Diocesi alle Fondazioni. E’ un sistema collaudato che ora dovremo rimettere in moto più forte di prima per dare tutte le risposte possibili alle difficoltà dei nostri cittadini. Insieme, dobbiamo e possiamo farcela.

Fabio Bui
Presidente della Provincia di Padova

26/04/2020