Negli ultimi anni la Provincia di Padova ha intensificato gli sforzi per sostenere la pianificazione territoriale dei piccoli comuni del territorio, spesso privi di strumenti urbanistici aggiornati.
Grazie al lavoro di ricognizione e sensibilizzazione condotto dal Servizio Pianificazione Territoriale/Urbanistica e dal Vicepresidente Daniele Canella, sono state superate alcune comprensibili difficoltà, affrontando gli oggettivi limiti economici di queste realtà nel redigere piani complessi, ma fondamentali per lo sviluppo coerente del territorio provinciale.
In questo contesto, la Provincia ha favorito il coordinamento tra gli enti e l'adesione dei Comuni alle copianificazioni, creando le condizioni e favorendo l'accesso ad un Bando regionale finalizzato al sostegno dei piccoli territori per l'aggiornamento degli strumenti di governo del territorio.
Il risultato è stato assolutamente positivo: tutti i Comuni padovani partecipanti, ben 12, sono stati premiati:
Arquà Petrarca, Arre, Bagnoli di Sopra, Barbona, Battaglia Terme, Casale di Scodosia, Correzzola, Grantorto, Lozzo Atestino, Pernumia, Urbana, Vescovana, che riceveranno contributi finanziari regionali di 14 mila euro ciascuno.
La Provincia di Padova ha così annunciato oggi in conferenza stampa il proprio impegno a sostenere la pianificazione di questi Comuni, che non dispongono ancora dei nuovi strumenti urbanistici "strutturali", con contributi ulteriori: oltre al supporto tecnico del Servizio Pianificazione Territoriale/Urbanistica, la Provincia offrirà un aiuto economico di 4.000 euro per ciascun ente assegnatario del contributo regionale, al fine di supportare la redazione del Piano di Assetto del Territorio (PAT) con l'obiettivo di approvarlo entro 36 mesi.
Silvia Rizzotto, Consigliere regionale, presidente della II Commissione del Consiglio della Regione Veneto, così ha spiegato il Bando e il suo scopo: "Nella regione del Veneto, su un totale di 563 comuni, 55 ancora non si sono adeguati alla legge 11 del 2004, di cui 12 si trovano nella provincia di Padova. Per affrontare questa situazione, abbiamo collaborato con la Provincia per redigere un bando al fine di garantire che tutti i comuni del Veneto utilizzino la stessa lingua e abbiano gli stessi strumenti a disposizione. È importante spiegare che i comuni che ancora utilizzano il Piano Regolatore Generale (PRG) sono essenzialmente bloccati. Nella bozza del Testo Unico dell'Urbanistica, che speriamo di approvare presto in Consiglio Regionale, abbiamo previsto di commissariare quei comuni che non si sono ancora dotati di Piano di Assetto del Territorio. Per questo motivo, abbiamo cercato di incentivare tali comuni attraverso contributi finanziari, con particolare attenzione a quelli con una popolazione più ridotta, che stanno lavorando alla pianificazione condivisa, che affrontano problemi di dissesto idrogeologico o sismico. Attualmente, 10 comuni di Padova hanno già ottenuto questo finanziamento e nel corso del 2024 valuteremo le graduatorie per estendere il beneficio anche agli altri due comuni che hanno partecipato al bando nella provincia di Padova".
"Consci dell'importanza di favorire l'allineamento dell'intero territorio alle nuove modalità di governo del territorio, abbiamo deciso di affiancare l'impegno della Regione con una pianificazione concertata con gli uffici preposti all'approvazione dei Piani, aggiungendo una nostra quota economica ulteriore”, commenta Daniele Canella, Vicepresidente della Provincia di Padova con delega alla Pianificazione. “Questo è un risultato politico di notevole importanza: entro un paio d’anni, grazie al coordinamento e al finanziamento complessivo di 18 mila euro a Comune, potremo vedere tutti i 102 comuni dotati di Piano di Assetto del Territorio, diventando così probabilmente la prima provincia del Veneto a raggiungere questo traguardo. Con questa scelta, la Provincia di Padova si impegna concretamente affinché i Comuni possano adottare i PAT in tempi brevi, contribuendo così a una pianificazione moderna a beneficio di tutti i territori. Oggi posso affermare con fiducia che nessun comune di Padova rischierà il commissariamento, poiché hanno a disposizione tre anni di tempo e riceveranno un aiuto finanziario per raggiungere gli obiettivi richiesti”.