
Ultimi giorni per visitare la mostra Rumore Bianco allestita a palazzo Santo Stefano fino al 4 agosto (ingresso gratuito). A dare il titolo alla mostra, curata da Marina Sonzini, sono le ambrotipie del fotografo romano Danilo Mauro Malatesta, fotografie al collodio umido su lastre di vetro, spaccate e poi stampate a contatto, che catturano i dettagli del “Ratto di Proserpina” di Bernini (custodito al museo di Villa Borghese a Roma), che si articolano in due momenti: uno interamente in bianco e nero che indaga i dettagli della celeberrima scultura; il secondo, colorato sul bianco e nero, racconta con tre immagini (Inferno, Purgatorio e Paradiso) la discesa nell’Ade e la successiva rinascita.
Questa serie di opere è stata insignita a Terni del premio Panchina Rossa contro la violenza sulle donne durante lo scorso “Festival Popoli e Religioni” e subito dopo è stata esposta allo “Spazio Europa” in via Nazionale a Roma, su invito dell’ufficio in Italia del Parlamento Europeo e della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, in occasione della settimana “#Orange The World” contro la violenza sulle donne, alla presenza di tutti gli ambasciatori accreditati in Italia e presso la Santa Sede.
L’esposizione padovana si inserisce nello spazio museale in cui sono temporaneamente collocate le statue del Liceo Artistico Pietro Selvatico, storico edificio attualmente oggetto di un importante intervento di restauro: gessi e calchi di opere di Donatello, Verrocchio e soprattutto Michelangelo.
È del giovane artista livornese Francesco Tonarini una serie di 30 disegni su carta, alcuni già esposti nel 2023 al palazzo della Cancelleria Vaticana a Roma (sede della Sacra Rota, edificato come residenza del Cardinale Riario, per il quale Michelangelo scolpì il Bacco e in cui Vasari ritrasse Michelangelo tra i personaggi nella magnifica Sala dei Cento Giorni), ma con molti inediti realizzati appositamente per questa mostra padovana, che offrono uno sguardo sulla scultura di Michelangelo, dagli esordi ancora fanciullo alla corte medicea di Lorenzo il Magnifico, sino alla Pietà Rondanini, ultima opera, incompiuta.
L’artista romana Cinzia Cotellessa espone i ritratti in sanguigna di Michelangelo e Bernini e alcuni dettagli della sua monumentale opera “Sedia Antropomorfa”, opera che come il Ratto di Proserpina parla di violenza su una donna.