In un mondo globale, interconnesso e sempre più “piccolo”, occuparsi della salute anche di chi è più lontano, significa curare e prevenire le malattie di chi ci sta accanto. La salute globale non è soltanto un diritto fondamentale di ogni uomo che viva su questa terra, ma riguarda da vicino lo sviluppo dei popoli e la pace.  Il Festival della Salute Globale che si terrà a Padova dal 5 al 7 aprile, è stato presentato nella sede romana della Casa editrice Laterza. Alla conferenza hanno partecipato: Fabio Bui, presidente della Provincia di Padova, Franco Conzato, Direttore di Promex - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Padova, Sergio Giordani, Sindaco di Padova, Gilberto Muraro, Presidente della Fondazione Cariparo, Rosario Rizzuto, Rettore dell’Università di Padova. Il programma è stato illustrato da  Walter Ricciardi, Direttore scientifico del Festival e Stefano Vella, Condirettore. Ha introdotto i lavori Giuseppe Laterza.
“In un mondo sempre più interdipendente – ha detto Fabio Bui – dobbiamo coltivare maggiormente la regola “pensare globale e agire locale” perché anche una singola persona può fare la differenza. Questo Festival rappresenta un modo innovativo per avvicinarsi a un diritto fondamentale della persona, con uno sguardo allargato non solo in senso geografico, ma anche in diversi ambiti disciplinari, ovvero una salute sempre più “senza confini e barriere”. Prendersi cura dell’ambiente o attivarsi per politiche responsabili e di sviluppo, significa investire in salute, in quella propria e della società nella quale viviamo. Il Festival della Salute Globale sarà in grado di trasmettere le migliori pratiche di un’educazione attiva, capace di emozionare e far sentire ciascuno fondamentale in un processo di cambiamento”.     
Per valutare lo stato di salute di una persona o di una comunità oggi è, quindi, necessario tener conto delle condizioni, sociali, ambientali, economiche e culturali in cui ciascun essere umano vive. Si tratta di allargare lo sguardo sia in senso geografico, analizzando l’interdipendenza esistente tra fenomeni locali e globali (al Nord come al Sud del mondo) sia in senso disciplinare, perché ci si avvale del contributo non solo delle scienze mediche ma anche di quelle sociali e umane, dell’economia, del diritto. 
È quello che sarà proposto nella prima edizione del Festival della Salute Globale, che si terrà a Padova dal 5 al 7 Aprile 2019. Come hanno scritto nella presentazione del programma Walter Ricciardi e Stefano Vella, rispettivamente direttore e condirettore scientifico del Festival “vogliamo far emergere il rapporto che esiste fra malattie, guerre, povertà, ambiente, diritti, vogliamo illustrare le interconnessioni fra il terzo Obiettivo di Sviluppo Sostenibile – quello sulla salute – e gli altri, a partire dalla lotta alle povertà e alla fame, all’educazione, all’empowerment delle donne, al diritto all’acqua pulita - fino al sedicesimo, ovvero la promozione di società pacifiche e inclusive. Quello che vogliamo è un Festival che sia anche un’opportunità di “intelligence”: perché i tradizionali metodi per affrontare le emergenze epidemiche non sono più sufficienti: occorre che virologi, infettivologi, epidemiologi ed esperti di sanità pubblica lavorino insieme.” 
Medici, scienziati, studiosi, esperti, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni affronteranno temi come l’impatto delle nuove tecnologie, le grandi migrazioni, l’accesso alle cure, la povertà, le grandi questioni legate a quelle stagioni della nostra vita in cui siamo più fragili come l’infanzia e la vecchiaia. Abbiamo scelto gli esperti più autorevoli dando loro un compito preciso: coniugare rigore scientifico e chiarezza ed efficacia nell’esposizione.
Venerdì 5 aprile aprirà l’economista della Columbia Jeffrey Sachs, inserito da Time tra le cento persone che hanno cambiato il mondo. Il tema della lectio, Il valore della salute. Tra gli ospiti del festival da segnalare Michel Kazatchkine, professore di Medicina all’Université René Descartes di Parigi, consigliere speciale del Programma congiunto delle Nazioni Unite sull’HIV/AIDS (UNAIDS) per l’Europa orientale e l’Asia centrale; l’economista Tito Boeri;  Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri; Mario Raviglione direttore del programma globale tubercolosi all’Organizzazione Mondiale della Sanità; Suerie Moon dell'Harvard Global Health Institute; Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva; Mark Dybul, condirettore della Facoltà del Centro per la salute e la qualità globale e già direttore esecutivo del Fondo globale per la lotta all’AIDS, la tubercolosi e la malaria; Rino Rappuoli, Chief scientist e head external R&D presso la GSK Vaccines; Santino Severoni, coordinatore della Salute pubblica e migrazione presso l’Ufficio regionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’Europa; Pietro Bartolo, medico di Lampedusa che dal 1991 si occupa del poliambulatorio dell’isola; Richard Horton, direttore di The Lancet.
Il programma completo, presentato durante la conferenza stampa, è disponibile sul sito: www.festivalsaluteglobale.it.
Promotori dell’iniziativa sono il Comune e l’Università di Padova. La manifestazione, progettata dagli Editori Laterza con il Patrocinio della Camera di Commercio di Padova, si avvale della partnership di Medici con l’Africa – CUAMM. È realizzata con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e la Provincia di Padova, in collaborazione con Barilla Center for Food and Nutrition, Promex – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Padova nell’ambito del progetto “Padova Looking Ahead & Beyond”. È stata resa possibile dai main sponsor Fidia Farmaceutici, Fondazione MSD, Gilead, Intesa Sanpaolo, Intesa Sanpaolo Assicura, Roche, Sanofi e dallo sponsor Masmec, con la media partnership di Gruppo Gedi e de Il Mattino di Padova, La Stampa e Live. Si ringraziano infine l’Associazione Italiana Contro l’Epilessia – Padova e il MUSME – Museo di Storia della Medicina in Padova.

06/03/2019