Relativamente alle indicazioni emerse nel Tavolo Tecnico Zonale condivise senza obiezione alcuna degli amministratori presenti, ai quali era stato chiesto di esprimersi (le riunioni sono registrate per esigenze di verbale), è opportuno precisare quanto segue:
1) le Regioni del Bacino Padano sono caratterizzate da specifiche condizioni orografiche e meteoclimatiche, che favoriscono la formazione e l’accumulo nell’aria di inquinanti, quali PM10, Ossidi di Azoto e Ammoniaca. 
Tali situazioni di inquinamento rendono estremamente difficile il raggiungimento del rispetto dei valori limite di qualità dell’aria previsti dalla Direttiva 2008/50/CE;
2) la Regione Veneto per contrastare l’inquinamento atmosferico, con il provvedimento n. 57 dell’11/11/2004 ha approvato il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera e con D.C.R. n. 90 del 19/04/2016 ha provveduto al suo aggiornamento;
3) il suddetto Piano prevede che per ogni Provincia venga costituito un Tavolo Tecnico Zonale, presieduto e coordinato dal Presidente della Provincia o suo delegato e composto dai Comuni del territorio provinciale, con il compito di attuare per il territorio di competenza gli indirizzi del Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell'Atmosfera e coordinare le misure a livello comunale;
4) il continuo superamento dei valori limite della qualità dell’aria nella Pianura Padana ha dato origine ad una procedura di infrazione della Commissione Europea, nel 2014, ha ritenuto insufficienti le misure finora adottate.
5) per dare una risposta la Regione Veneto con DGRV 836/2017 ha approvato il "nuovo accordo di programma per l'adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento per il miglioramento della qualità dell'aria nel Bacino Padano" che prevede, tra l altro, apposite limitazioni alla circolazione per i Comuni con popolazione superiore ai 30.000 abitanti e con la DGRV 1500/2018 ha dato la facoltà ai Sindaci di graduare, anche con riferimento alle specificità territoriali e socioeconomiche del contesto locale, l’attuazione nel tempo delle diverse misure contro l’inquinamento atmosferico;
6) da inizio 2005 la Provincia di Padova ha convocato periodicamente il TTZ e in data 22 luglio u.s per la prima volta è stato approvato senza nessun pronunciamento palese o contrario degli intervenuti (quindi all’ unanimità ) il documento condiviso con i Comuni della cintura urbana per il contrasto all’inquinamento atmosferico;
7) Durante il TTZ è stata riconosciuta la specificità del Comune di Padova nell’applicazione dei provvedimenti contenuti nella DGRV 836/2017 ed è stata presentata, discussa e approvata all’unanimità la “proposta base riguardante i comuni inferiore ai 30.000 abitanti ” raggiungendo così un risultato importante in quanto gli anni scorsi si era creata una notevole disomogeneità nelle diverse ordinanze comunali rendendone difficoltoso il rispetto da parte dei cittadini;
8) trattandosi di indicazioni ogni sindaco può attuare o meno quanto deciso nel tavolo. Questo è sempre avvenuto anche negli anni scorsi, dove recepite le indicazioni del tavolo ogni sindaco ha adottato o meno le stesse.

Alla Provincia il compito di coordinare questo tavolo, ai sindaci la facoltà e responsabilità di attuarle se le condividono.

Fabio Bui
Presidente della Provincia di Padova

26/07/2019