Foto del presidente Fabio Bui

Presidente Mattarella, manca poco al suo arrivo nella nostra città e provincia. La accogliamo con sentita gratitudine perché ha tracciato la rotta per riaccendere l’orgoglio di essere italiani. Un orgoglio che i padovani non hanno mai perso.

Siamo il territorio delle 6.466 associazioni. Una ogni 143 abitanti. Il luogo che nel 1996 e per tanti anni a seguire lanciò Civitas, primo expo dedicato a quel mondo silenzioso, eppure forte e chiaro nella sua azione quotidiana, che ha fatto e fa di Padova la Capitale del Volontariato 2020. Per ricucire l’Italia servono forza di volontà e speranza. Servono persone che ci credono anche quando qualcuno dice che nulla cambierà o che è impossibile cambiare. Serve la dedizione di chi accompagna i sofferenti con la gioia del sorriso. Servono le braccia e i cervelli di quanti si danno da fare per realizzare l’irrealizzabile. Servono i “giusti”, coloro che non si voltano dall’altra parte, lottano senza trovare alibi e donano il proprio tempo per le cause vere. Non sono eroi della fantasia o sognatori senza patria. Sono italiani, veneti, padovani, abitano tra noi e con noi, ma guardano oltre. Oltre gli stereotipi, oltre le barriere fisiche e mentali, oltre i confini geografici, oltre i problemi. Sono la dimostrazione che il mondo si può cambiare, anzi, oggi è già cambiato grazie al loro impegno.

La sua visita apre l’anno in cui Padova è a pieno titolo il cuore pulsante di una comunità che vuole esportare questo modello perché è vincente, perché crea economia, dà lavoro e, soprattutto, scrive pagine di una qualità di vita migliore per tutti, ricchi e poveri, forti e deboli, sani e malati, giovani e anziani, stranieri e non stranieri. Ho avuto modo in questi mesi di visitare molte realtà del Terzo Settore. Le accomuna un concetto semplice: ogni persona, con i suoi chiaroscuri, è una risorsa e ha delle risorse. Tornare a conoscersi, a parlare, a frequentarsi condividendo una passione o un ideale comune, è già una vittoria in un mondo sempre più connesso dal punto di vista tecnologico, ma disconnesso nelle relazioni umane. Le nostre 6.466 associazioni dimostrano che c’è grande voglia di stare insieme, di battersi per qualcosa, di riconoscersi in qualcosa. I tanti ragazzi impegnati nelle realtà no profit lo hanno capito, ma bisogna coinvolgerne di più perché la cittadinanza attiva è anche una medicina per tenere i giovani lontani dai mali della società, farli crescere con valori ed esempi positivi. A noi più “anziani” e a noi rappresentanti delle Istituzioni, il compito di esportare questo modello sano e ricco di opportunità.

Siamo quindi pronti ad accoglierla, caro Presidente, consci che Lei porterà in tutta Italia le emozioni, l’energia e le testimonianze che sicuramente Padova saprà donarLe.

Fabio Bui
presidente della Provincia di Padova

06/02/2020