donne scienza

Un significativo e persistente divario di genere caratterizza anche oggi la partecipazione femminile nelle cosiddette discipline STEM, ossia Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica. L’uguaglianza di genere è da sempre un tema di centrale importanza per l’ONU al punto che, con la volontà di contribuire a colmare il divario maschi-femmine in ambito scientifico, nel 2015 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituto la Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza, celebrata l’11 febbraio di ogni anno.

La differenza di genere nella scienza è un problema di caratura internazionale: statisticamente le donne costituiscono solo il 28% dei laureati in ingegneria e il 40% dei laureati in informatica e computer science. Nel campo della ricerca, la percentuale femminile di ricercatori si aggira intorno al 33% e può contare su un numero borse di studio decisamente inferiore a quelle destinate ai colleghi maschi.

“Con la consapevolezza che la vita è donna e che  la scienza è vita – ha detto Luigi Bisato, consigliere provinciale alla Pubblica Istruzione – la Provincia di Padova ha scelto di celebrare la Giornata Internazionale delle Donne e le Ragazze nella Scienza dedicando un’iniziativa speciale alle ragazze, certi che con i loro studi e le loro scoperte cambieranno il mondo: sabato 11 febbraio, grazie alla straordinaria collaborazione con i musei Esapolis e Musme, le studentesse dalla 1° media alla 5° superiore hanno potuto visitare i due musei provinciali dedicati alla scienza. Un’opportunità preziosa, che punta a stimolare e far crescere la passione e la curiosità scientifica sin dalla giovanissima età.”

Le iniziative non si esauriscono con il solo ingresso gratuito ai musei: nella sala Malesia di Esapolis si è tenuto un incontro dal tema “Essere scienziato e donna: la storia esemplare di Beatrice Gelber et altre” durante il quale, assieme a Lucia Regolin Professoressa presso il dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova ed Enzo Moretto Direttore di Esapolis, sono state raccontate e discusse storie di scienziate come quella della Gelber, psicologa americana che dimostrò che gli organismi unicellulari sono in grado di apprendere con meccanismi simili a quelli degli organismi pluricellulari complessi, ossia come i vertebrati.

La registrazione dell'evento è disponibile online: https://www.youtube.com/watch?v=9YUZG3imsTE

Ancora, il MUSME nei mesi di gennaio e febbraio organizza la rassegna “Giovedì della Scienza”, un ciclo di 3 visite al museo per esplorare la medicina con gli occhi di grandi scienziate e scienziati come Rita Levi Montalcini (per info  https://www.musme.it/giovedi-della-scienza/ )

“Con l’auspicio che il 2023 essere caratterizzato dai successi e dalle scoperte di molte scienziate, mi piace ricordare due donne di scienza che si sono contraddistinte nei mesi scorsi  – ha detto Sergio Giordani, presidente della Provincia di Padova – l’italoamericana Carolyn R. Bertozzi, vincitrice del premio Nobel per la chimica, e Samantha Cristoforetti, la prima donna europea a essere nominata comandante dell'equipaggio della Stazione spaziale internazionale. Spero che tante tra le giovani che hanno partecipato alle iniziative dei Musei scelgano di dedicare il loro percorso di studi alle STEM: l’ineguaglianza di genere sta privando il mondo di grandissimi talenti e innovazioni che solo la mente femminile può assicurare al mondo della scienza e della tecnologia.”

03/02/2023