Foto dei partecipanti alla manifestazione

Si è celebrata a Padova la “Giornata della Memoria”. 75 anni dopo la liberazione dei campi di concentramento, il mondo continua a ricordare. Una corona di alloro è stata posta al Tempio dell’Internato Ignoto a Terranegra in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni subiti dal popolo ebraico nei campi nazisti.

Alla cerimonia erano presenti il presidente della Provincia di Padova Fabio Bui, i consiglieri provinciali Alessandro Luigi Bisato, Loredana Borghesan e tutte le autorità civili, religiose e militari.

“Abbiamo il dovere di commemorare – ha detto Fabio Bui – ed oggi siamo qui non solo per ricordare l’immensa tragedia,  ma anche per diventare noi stessi nuovi testimoni affinché questa catastrofe sia storia indelebile su cui costruire un mondo di tolleranza e rispetto.
Tocca a noi raccogliere i racconti di chi ha vissuto il buio dell’umanità, per spiegare come mai la Shoah è divenuta il simbolo di tutti i crimini commessi contro gli esseri umani. La razionalità, la scientificità e la brutalità con cui è stata programmata e realizzata ci dice che non bisogna limitarsi a condannare, ma è necessario prima di tutto capire. La comprensione del passato permette infatti ai giovani di interrogarsi sui limiti della nostra civiltà, sull’uso della violenza come pratica di potere, sull’aggressività del totalitarismo in tutte le sue forme, sulla cieca brutalità di chi vuol giudicare un uomo non per ciò che è, ma per l’etnia o la comunità cui appartiene. Ai ragazzi dobbiamo trasmettere l’idea che esiste un confine di valori da presidiare perché quanto è accaduto non debba ripetersi mai più.   
L’unico antidoto per evitare che la storia si ripeta è parlarne, ascoltare le testimonianze, spiegare l’orrore ai nostri figli affinché affrontino la vita con il coraggio di dire no al male. Uno dei massimi testimoni mondiali della Shoah Elie Wiesel dice che “Contro la minaccia dei nuovi odiatori dobbiamo sollevare le nostre voci ed educare le coscienze, far vedere dove porta l’odio. Bisogna denunciare il male spiegandone le radici e le conseguenze”. Per questo come Provincia diamo supporto a tutte le iniziative che mirano a far capire come  l’Olocausto non sia un avvenimento lontano: il terrore che lo ha accompagnato è ancora troppo vicino a noi per far finta di niente. Il mio pensiero va all’Internato ignoto sepolto qui a Terranegra e ai tanti cittadini padovani che furono rinchiusi a Villa Contarini Giovannelli Venier di Vo’ Euganeo, trasferiti alla Risiera di San Sabba a Trieste e da lì deportati ad Auschwitz. A tutti loro e a chi, come il nostro concittadino Giorgio Perlasca si opposero rischiando la vita per salvare quella di altre persone, va il tributo della memoria. Sta quindi a ognuno di noi, di fronte al male, scegliere la via del bene”.

27/01/2020