Il presidente della Provincia di Padova ha visitato Casa Antenore e Casa Petrarca, le due location in pieno centro storico a Padova per la residenzialità abitativa delle persone con disabilità intellettiva che, grazie alla ristrutturazione, permetterà ai ragazzi ai realizzare oltre alla parte abitativa anche la parte occupazionale e lavorativa. 
Al sopralluogo hanno partecipato Renzo Chervatin, responsabile Sviluppo Territori Nord Este di Unicredit e l’Onorevole Arianna Lazzarini della Commissione affari sociali della Camera.     
“Il mio plauso – ha detto il presidente della Provincia di Padova – va innanzitutto alle persone che hanno lavorato per rendere realtà questo progetto davvero innovativo. Molto è stato fatto per abbattere gli stereotipi sulla disabilità, ma tanto resta ancora da fare per una vera inclusione anche lavorativa. Come Provincia siamo da sempre sensibili al mondo della disabilità, per questo siamo a fianco delle associazioni, degli enti e delle realtà che vogliono dare a questi ragazzi opportunità e strumenti concreti per raggiungere il traguardo della normalità. La sfida è garantire un futuro sereno con il miglior livello di autonomia e inserimento possibile”.

 La Cooperativa Down Dadi ha ricevuto da Unicredit una  donazione per l’acquisto degli arredamenti  di uno dei  2 nuovi appartamenti. E’ il coronamento di un Progetto di Vita che, nel caso di questi due gruppi, ha accompagnato a partire dall’adolescenza 9 ragazzi, fino al raggiungimento di una vita attiva ed integrata nel contesto sociale cittadino.

E’ la stessa Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (ratificata in Italia nel 2009), che promuove e auspica lo sviluppo dei Progetti di Vita Indipendente per le persone con Disabilità Intellettiva, riconoscendo a loro il diritto ad abitare in autonomia e scegliere “dove e con chi vivere”.

Quando al contrario il distacco dalla famiglia viene affrontato in emergenza, molto spesso per la malattia/scomparsa dei genitori, questo può diventare molto difficile e problematico. La Legge 112/16 conosciuta come “Dopo di noi” è nata come soluzione a questo problema tanto dibattuto, ma già nel nome porta il segno del suo limite.  Il Gruppo Down DADI, invece, all’interno del Progetto di Vita che parte dalla nascita di ogni bimbo con Disabilità Intellettiva, prevede l’avvio di un percorso di sganciamento dalla famiglia in fase pre-adolescenziale, quando per ogni ragazzo di quell’età il desiderio di una vita autonoma scalpita e chiede risposte concrete

Più nel dettaglio i fondi elargiti da UniCredit, intervenuta con un contributo di 15 mila, sono serviti per acquistare la cucina, il soggiorno, le tre camere da letto, i due armadi in reparto notte e tutta l’illuminazione.

“Con il contributo derivante dai fondi di Carta Etica UniCredit – ha dichiarato Renzo Chervatin, Responsabile Sviluppo Territori Nord Est - UniCredit  rinnova il proprio impegno a favore di questo territorio e delle molte realtà del terzo settore che qui operano. Supportare una realtà seria e strutturata come la Cooperativa Vite Vere Down, da sempre  impegnata nell’accompagnare persone disabili verso percorsi di autonoma occupazionale, abitativo e affettivo-relazionale è per noi motivo di orgoglio”.

La donazione attinge ai fondi raccolti dalla banca per iniziative e progetti di solidarietà sul Territorio tramite la carta di credito “UniCreditCard Classic E”, che accantona il 2 per mille di ogni spesa effettuata dai clienti, senza aggravi per questi ultimi. Tramite i fondi della “Carta Etica” UniCredit, negli ultimi 7 anni, è riuscita a sostenere 70 progetti di Onlus e Associazioni benefiche sparse in tutto il Territorio Nord Est, erogando contributi per oltre 1,4 milioni di euro.

12/04/2019