A distanza di un anno dalla sottoscrizione dell’Accordo di Pianificazione tra il Comune di Bagnoli di Sopra e la Provincia di Padova, recentemente i rappresentanti dei due Enti hanno sottoscritto gli elaborati definitivi che costituiscono il Piano di Assetto del Territorio (Pat) del Comune di Bagnoli, pronto per l’adozione in Consiglio comunale.
Tale strumento rappresenta il riferimento per il governo del territorio e promuove uno sviluppo equilibrato, sostenibile e coerente con le specificità ambientali, culturali e paesaggistiche di ciascun Comune.
Attualmente sono otto i Comuni della provincia di Padova che hanno firmato l’Accordo di Pianificazione, ossia la prima fase di questo percorso amministrativo durante la quale la Provincia si è impegnata a coordinare l’intero processo tecnico e amministrativo, sostenendo i Comuni anche con un contributo economico destinato alle spese progettuali. La redazione del Piano è stata affidata dai Comuni ai rispettivi progettisti incaricati, affiancati dal personale tecnico del Servizio Pianificazione Territoriale Urbanistica dell’ente provinciale. A oggi hanno aderito all’Accordo i Comuni di Urbana, Arre, Casale di Scodosia, Arquà Petrarca, Lozzo Atestino, Grantorto, Vescovana e, appunto, Bagnoli di Sopra, che per primo è giunto alla seconda fase, quella del Pat.
«Un percorso lungo – osserva Daniele Canella, vicepresidente vicario della Provincia di Padova con delega all’Urbanistica, in occasione della firma del Pat con Bagnoli (a sinistra nella foto)-, ma ricco di soddisfazioni, impreziosito da un costante confronto con i professionisti e i nostri tecnici in decine di incontri.
Oggi l’urbanistica non si misura più sul Piano Regolatore Generale, ma su una visione strategica e su strumenti di pianificazione operativa.
Il percorso avviato due anni fa dalla Provincia è iniziato con un censimento che ha coinvolto i dodici Comuni ancora privi di PAT, con l’obiettivo di individuare le cause che ne avevano ostacolato l’adozione. È emerso che, nella maggior parte dei casi, si trattava di realtà di piccole o medie dimensioni, con risorse economiche ridotte o personale tecnico insufficiente. Da qui la scelta di promuovere un’azione condivisa e coordinata.
L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio, che mira a dotare l’intero territorio di strumenti di pianificazione aggiornati e coerenti con gli indirizzi regionali, favorendo un approccio unitario e integrato. Disporre di strumenti omogenei e al passo con le esigenze attuali significa poter sviluppare politiche territoriali più efficaci, capaci di coniugare sostenibilità, inclusione e valorizzazione delle risorse locali.
In questa prospettiva, la visione strategica assume un ruolo decisivo: permette di superare la frammentazione delle politiche comunali e di costruire una identità territoriale condivisa, in cui sviluppo economico, tutela ambientale e qualità della vita procedano di pari passo. È un passo necessario per rendere il territorio più resiliente, attrattivo e capace di guardare al futuro con coerenza e consapevolezza».
«Un traguardo importante – lo definisce Matteo Ruzzon, sindaco di Bagnoli - che ha visto i due Enti impegnati durante quest’anno nella condivisione, tramite i progettisti incaricati dal Comune, delle cartografie di analisi territoriali e degli elaborati progettuali.
L’esito della progettazione del Piano è molto soddisfacente: si tratta di un documento all’avanguardia, in grado di dare risposte certe ai cittadini e alle imprese del territorio (importante anche in quanto condividiamo con Conselve, una delle realtà produttive più rilevanti nel territorio provinciale), ma anche incentrato alla sostenibilità delle scelte, attento al consumo di suolo e con un occhio di riguardo alla valorizzazione delle peculiarità paesaggistico-ambientali e del rilevante patrimonio storico-monumentale, presente nel territorio comunale».
Con l’adozione del Piano in Consiglio comunale, si potrà addivenire alla sua approvazione tramite una Conferenza di Servizi decisoria alla quale partecipano il Comune e la Provincia. Prima dell’approvazione definitiva, sarà possibile per i cittadini presentare eventuali osservazioni. Il procedimento di “copianificazione” si concluderà con un provvedimento di ratifica da parte del presidente della Provincia di Padova e con la sua pubblicazione sul BUR.