La Provincia di Padova ha stanziato 500mila euro per verificare lo stato di salute dei ponti sulle strade provinciali. L’indagine conoscitiva sarà eseguita sui manufatti classificati di priorità uno, quelli cioè con campate più imponenti mediante prove di carico, prove dinamiche e georadar.
“Ho firmato una variazione di bilancio – ha detto Enoch Soranzo, presidente della Nuova Provincia di Padova – per dare avvio immediato a questa verifica. In pochi giorni tutto il territorio sarà messo sotto la lente di ingrandimento, saranno verificati: la consistenza dei materiali, delle opere in calcestruzzo, dell’elasticità dell’acciaio. L’indagine commissionata è solo una prima tranche perché serviranno altri 2milioni 500mila euro per completare il monitoraggio su tutti i 560 ponti di patrimonio della Provincia di Padova. Diversi anni fa è stato redatto uno studio che riteniamo importante aggiornare. Con questo tipo di intervento speriamo di avere in tempi brevi una radiografia su tutti i manufatti.
Vogliamo aggiornare la situazione, partire da zero per dare maggiore sicurezza e tranquillità a cittadini e utenti. Non nascondiamo che stiamo monitorando in modo particolare alcuni ponti per i quali dovremo sicuramente attivare delle limitazioni di traffico e in particolare ci sta preoccupando qualche manufatto che ci è stato restituito lo scorso anno da Veneto Strade e che dalle prime verifiche avrà sicuramente bisogno di qualche intervento. Intendiamo andare a fondo e capire cosa sarà necessario fare per intervenire nel più breve tempo possibile.
É un segnale importante, che unito a tutte le opere realizzate in questi anni dà la percezione dell’impegno profuso per la sicurezza e lo sviluppo del territorio.
Ricordo che siamo intervenuti su tutti i ponti del cavalcavia sull’Autostrada Padova-Bologna, sui ponti dell’Idrovia, sulla Strada dei Vivai, fino ai ponti minori nei Comuni più piccoli della provincia.
Attualmente sono in corso lavori sul ponte di Correzzola, sul cavalcaferrovia ad Abano Terme e stiamo finanziando ulteriori interventi con progetti esecutivi in altri 11 ponti.
Se volessimo intervenire in tutti i manufatti più vetusti con nuove infrastrutture e con tecnologia all’avanguardia avremmo bisogno di ulteriori 21 milioni.
Il quadro complessivamente è impegnativo, molto è stato fatto, ma molto resta ancora da fare”.