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A celebrare Sapori d’Autunno 2021 sono arrivati anche i parlamentari europei Mara Bizzotto e Paolo Borchia per dialogare con le Istituzioni e le categorie dell’agroalimentare su “La difesa del Made in Italy in Europa”.
L’iniziativa, realizzata dalla Provincia di Padova, è stata l’occasione per favorire la qualità e la sostenibilità delle produzioni Made in Italy nella valorizzazione, promozione e tutela dei marchi italiani. I lavori, aperti dal presidente della Provincia di Padova Fabio Bui, hanno visto la partecipazione di Vincenzo Gottardo vicepresidente con delega alle politiche europee, Fabio Miotti, consigliere provinciale delegato all’Agricoltura, Antonio Bressa, assessore alle Attività Produttive e Commercio del Comune di Padova, Massimo Bressan Coldiretti, Michele Barbetta Confagricoltura e Roberto Betto CIA.
Diversi gli argomenti affrontati ad iniziare dall’etichettatura nutri-score con le indicazioni “a semaforo” che penalizzano la dieta Mediterranea e più in generale i prodotti Made in Italy. “Le Istituzioni – ha detto Fabio Bui – servono per mettere insieme un sistema di opportunità. Oggi il mondo economico, produttivo e agricolo ha bisogno innanzitutto di infrastrutture viarie che dia competitività al proprio prodotto, ma servono anche le infrastrutture tecnologiche perché l’informazione circoli efficacemente. Altro aspetto fondamentale sono le risorse umane che dobbiamo coltivare con maggior attenzione. Le idee e le opportunità camminano con le gambe degli uomini, ma gli imprenditori hanno bisogno di risorse umane che oggi non è facile trovare anche a causa del reddito di cittadinanza che tiene a casa inutilmente le persone. Bisogna incentivare la defiscalizzazione e l’imprenditore deve avere maggiori incentivi come la detassazione del costo del lavoro. Questo chiediamo all’Europa, non possiamo restare in trincea, ma dobbiamo diventare protagonisti d’assalto e questo è l’impegno sul quale tutte le istituzioni devono convergere e guardare avanti facendo sistema”.

Fondamentale il tema della PAC 2023-2027 Politica Agricola Comune concepita per sostenere gli agricoltori europei e garantire la sicurezza alimentare in Europa.     
“Sapori d’Autunno – ha sottolineato Vincenzo Gottardo - vogliamo che diventi non solo un mercato a km zero, ma un piccolo meeting annuale dedicato all’agricoltura, un momento di dialogo e confronto sui temi emergenti tra le Istituzioni e le associazioni di categoria per affrontare le problematiche più urgenti e cercare delle risposte concrete. Oggi l’Europa ha bisogno di un settore agricolo resiliente, sostenibile e competitivo per garantire ai propri cittadini la produzione di alimenti di elevata qualità, sicuri e a prezzi accessibili e un forte tessuto socioeconomico nelle aree rurali. Per questo la PAC può dare un contributo notevole al raggiungimento di tutti questi obiettivi. La PAC del futuro continuerà a garantire accesso ad alimenti di elevata qualità e un sostegno forte al modello europeo di agricoltura, unico nel suo genere, pur riservando una crescente attenzione all’ambiente e al clima”.    
Sono nove gli obiettivi chiave sui quali i paesi dell’UE dovranno elaborare i loro piani strategici: garantire un reddito equo agli agricoltori, aumentare la competitività, riequilibrare la distribuzione del potere nella filiera alimentare, agire per contrastare i cambiamenti climatici, tutelare l'ambiente, salvaguardare il paesaggio e la biodiversità, sostenere il ricambio generazionale, sviluppare aree rurali dinamiche, proteggere la qualità dell'alimentazione e della salute.
“Ricordo che la PAC 2023-2027 – ha detto Fabio Miotti - subirà dei tagli economici consistenti, quindi per compensare a questa mancanza di sostenibilità economica dobbiamo agire in modo coerente. Dobbiamo adottare dei piani ambientali sia regionali che comunali che vedano l’agricoltore protagonista del sistema, perché in questo modo costruiremo il territorio, lo renderemo attrattivo e faremo un lavoro di squadra, assieme a tutte le associazioni di categoria, artigiani, industria, commercio, per dare quello slancio economico che spetta a questo territorio. Siamo a Sapori d’Autunno per valorizzare i nostri prodotti che talvolta anche i consumatori padovani non conoscono. E’ indispensabile mettere in vetrina le nostre produzioni che sono di assoluta qualità purché in una visione di equità sociale affinché anche il consumatore che non ha le possibilità economiche possa acquistare prodotti sani e di qualità, che ci consentiranno di fare anche prevenzione alla salute e dare risposte concrete al nostro territorio”.
“Il tema dell’agroalimentare – ha concluso Paolo Borchia - è uno dei temi sui quali in Europa si fa un po’ più fatica a difendere le eccellenze italiane perché gli altri paesi hanno un’impostazione che cerca di coniugare i prodotti di qualità a prezzi più bassi, quindi sono scuole di pensiero diverse rispetto alla nostra. Sia a livello comunitario che nazionale la priorità sarà quella di aumentare i livelli di reddito per gli agricoltori, visto che al momento la mancanza di redditività fa sì che vi siano pochi giovani che riescano ad inserirsi nel mercato dell’agroalimentare fatto di tradizioni ed eccellenze. In Europa stiamo lavorando per questo è sarà la priorità per i prossimi anni”.

“La PAC – ha detto Mara Bizzotto - verrà approvata a novembre in seconda battuta al Parlamento Europeo, quindi entrerà in vigore nel 2023. Su questo tema ci sono aspetti positivi e negativi tra i quali il taglio di 6 miliardi di euro per l’agricoltura italiana. La vera sfida sono le nuove strategie che l’Europa ha in programma di mettere in campo nel settore agroalimentare. Bisogna inquinare meno, tutti vogliamo un’agricoltura più sostenibile ma lo deve essere anche dal punto di vista economico perché se non garantiamo il reddito agli agricoltori e agli allevatori, tutto questo non sarà più possibile. Tutti noi siamo chiamati ad essere attenti alle realtà locali, dalle Istituzioni ai cittadini, per difendere la nostra agricoltura, i nostri allevamenti: se l’Italia mette in primo piano l’agroalimentare possiamo farcela altrimenti è una guerra impari. Draghi ha saputo far valere la propria autorevolezza in campo economico a Bruxelles, ma ora deve farla valere anche nel campo agroalimentare per difendere la nostra agricoltura, i nostri allevamenti, noi stessi, il Veneto e l’Italia”.

13/11/2021