I musei della Provincia di Padova piacciono ai turisti che, dopo la crisi degli ultimi anni, sono tornati a calcare il territorio e ad affollare gli hotel della provincia. Il 2017 si è rivelato un anno di eccellenza e i frequentatori sono assolutamente aumentati. Sono sei i musei della Provincia di Padova, gestiti da Butterfly Arc: il Castello di San Martino della Vaneza a Cervarese Santa Croce, il Museo Geopaleontologico Cava Bomba a Cinto Euganeo, Villa Beatrice a Baone, il Museo Centanin a Monselice ed Esapolis a Padova. Butterfly Arc gestisce anche la storica Casa delle Farfalle e Bosco delle Fate a Montegrotto Terme che fa parte di un percorso fortemente interconnesso con le attività proposte da Esapolis. A questi si aggiunge l’innovativo Museo di storia della Medicina di Padova, il MUSME, ospitato nel quattrocentesco “hospitale” che vide nascere la storia della scienza medica in Europa.
“I musei – ha detto Enoch Soranzo, presidente della Nuova Provincia di Padova - hanno riportato dei risultati molto positivi per il 2017 e hanno avuto una ricaduta sul territorio assolutamente rilevante. Dall’indagine effettuata sono emersi segnali positivi anche per la fruizione dello spazio offerto nei grandi parchi che circondano Villa Beatrice, Cava Bomba e il Castello di San Martino, che ogni anno vedono decine di migliaia di visitatori, ma anche frequentatori per eventi specifici che vengono associati alle attività museali di base. I nostri musei non sono solo esposizioni, anche si sono trasformati in veri e propri luoghi da vivere con intrattenimenti, animazioni, laboratori tematici e giochi pensati per far toccare con mano ai ragazzi le collezioni racchiuse in questi preziosi scrigni del sapere. La Butterfly Arc, rispondendo a una richiesta specifica della Provincia, ha lavorato per trovare un progetto condiviso con un’ampia platea di realtà qualificate del territorio. Il risultato è un primo importante nucleo di proposte di attività didattiche, educative, di intrattenimento culturale e visite guidate che, integrandosi vanno nel senso della promozione, conoscenza, fruizione e interazione con il patrimonio museale provinciale e i risultati del 2017 sono la riconferma”.
Ecco i numeri in sintesi
Il 2017 si è rivelato un anno di eccellenza con giudizi assolutamente positivi e con punteggi da 4 a 4,5 su un massimo di 5 punti.
Ecco i giudizi aggiornati:
Ma i numeri dei musei non sono solo nelle presenze fisiche. In particolare, con Esapolis, ma anche con le altre strutture, si è cercato di evadere dai confini stretti degli edifici e portare la struttura su altri spazi primi fa tutti le televisioni e la rete internet. E’ stato realizzato il portale del MicroMegaMondo collegato e associato a canali video internet e siti facebook su tutti i musei come decine di migliaia di followers. Sul fronte televisivo una sempre più consolidata presenza come esperti di riferimento nelle dirette dallo studio della nota trasmissione su RAI3 Geo con dati di ascolto medio 2017-2018 in aumento con un 1.224.000 spettatori di media e il 10,58% - fonte Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Geo_(programma_televisivo).
Uno dei risultati importanti per il 2017 è avere consolidato le strutture museali anche come luogo suggestivo per celebrare eventi importanti della propria vita. E’ possibile sposarsi nella splendida cornice di Villa Beatrice, fotografarsi nel castello di San Martino, festeggiare compleanni alla Casa delle farfalle ed Esapolis. “È importante legare eventi come questi – ha detto Enzo Moretto, direttore Esapolis e coordinatore dei Musei Euganei per Butterfly Arc - non solo ad aspetti culturali, ma anche creare un forte collegamento con le eccellenze storico, culturali ed architettoniche del nostro territorio. Tra i risultati del 2017, è da segnalare che sono aumentati sia i visitatori che la visibilità dei Musei Provinciali. Molte sono state infatti le iniziative e manifestazioni che hanno concorso al raggiungimento di questo risultato, in particolare per il Castello di San Martino della Vaneza, per Villa Beatrice. La festa di San Martino, l’evento di Christmas Carol, Voci dal Medioevo, Compagnia dell’Antica Torre e tanti altri eventi culturali al Castello di San Martino, primo fra tutti per le moltissime migliaia di visitatori e l’organizzazione spettacolare, il mitico Palio dello Sparviero che da solo abbiamo stimato abbia portato 10 mila visitatori (inclusi nella voce “Partecipanti ad eventi (stima)” conteggiati nella prima tabella)”.
Molte sono le iniziative realizzate in collaborazione con gruppi, volontari ed associazioni che operano sul territorio ed in Veneto. Tra queste Fucina delle Scienze, Alicorno, Naturalisti ed Entomologi di Esapolis, Università degli Studi di Padova e soggetti che hanno generato momenti di eccellenza.
Numerose sono state le partecipazioni e le collaborazioni a iniziative nazionali e internazionali, convenzioni per ricerche, candidature a progetti europei, conferenze internazionali, redazione di articoli scientifici su riviste internazionali. Sono stati realizzati progetti che prevedono corsi per agricoltori, veterinari, ricerche e studi effettuati su nuove specie di animali come ad esempio sugli scorpioni. Diverse le attività di ospitalità per giovani stagisti delle scuole superiori e università italiane e straniere, tesi di laurea, congressi. Promossi i temi della conservazione e biodiversità, con particolare attenzione alla fauna locale. E’ stato realizzato anche un importante investimento economico, scientifico e divulgativo, grazie a un progetto finanziato dalla Regione Veneto per Parassitopolis, il circuito espositivo interattivo sui parassiti.
Un discorso a parte, merita il MUSME, un museo di nuova generazione, nato solo tre anni fa, con un trend di affluenza e di attività in continua ascesa. Un successo testimoniato dai dati complessivi di questi tre anni di lavoro: 120.000 visitatori; 1.500 visite guidate scolastiche, con un netto aumento di prenotazioni per l’anno scolastico in corso; oltre 600 gruppi; più di 500 eventi e 4 percorsi tematici. Raggiunto il primo posto su TripAdvisor nell’ambito della classificazione dei Musei storici di Padova e il terzo in quella complessiva riguardante le cose più interessanti da vedere in città.
Un ricco programma di iniziative ha ampliato la fruizione del MUSME a pubblici diversi, rafforzando il legame con la città grazie a un’offerta settimanale variegata per bambini e ragazzi, attenta anche agli adulti. Il Museo ha proposto un racconto costante e innovativo del corpo umano attraverso learning game dedicati alla scienza, laboratori, giochi, intere giornate per le famiglie, centri estivi, raggiungendo sempre il tutto esaurito e divenendo così un punto di riferimento per le attività didattiche. Parallelamente non è venuto meno lo sforzo di coinvolgere “i più grandi”, attraverso l’apertura dello splendido chiostro, restituito alla città di Padova dopo anni di restauri, con l’obiettivo di renderlo uno spazio culturale per tutti. Molti gli eventi realizzati a tal fine: aperitivi, cene, degustazioni, spettacoli, concerti, incontri e dialoghi che hanno visto la partecipazione di scrittori, divulgatori scientifici, filosofi, attori, campioni paralimpici, teologi, nonché il coinvolgimento di altri enti e istituzioni.
È in quest’ottica che proseguono i lavori per la realizzazione del laboratorio didattico innovativo e interattivo, unico in Italia, rivolto soprattutto ai più giovani e alla loro formazione, e degli exhibit multimediali dedicati a Sport, Tecnologia e Disabilità, con importanti testimonianze di atleti paraolimpionici di fama mondiale.
“I musei hanno cambiato veste – ha concluso Soranzo – sono diventati luoghi dove vivere esperienze entusiasmanti e dinamiche, divertendosi e imparando a conoscere la natura, la storia, la cultura e il territorio. Tantissimi esperti hanno realizzato percorsi originali e appassionanti che sanno incuriosire e mettere all’opera grandi e piccini. Sono particolarmente orgoglioso di questo risultato perché oltre a valorizzare il patrimonio museale, fa rete e sistema, sviluppa le tipicità di un territorio che diventerà sempre più importante nella strategia dei Colli Euganei e degli edifici storici patrimonio della Provincia di Padova ”.