Votata in Consiglio Provinciale la fusione dei Comuni di Castelbaldo e Masi che costituiranno “Riva d’Adige” e dei Comuni di Cartura, Conselve e Terrassa Padovana che istituiranno “Terre conselvane”. Ora che la Provincia ha espresso il parere positivo, la decisione passerà al vaglio del Consiglio Regionale che esprimerà il giudizio di meritevolezza e successivamente la Giunta Regionale potrà indire il referendum consultivo. 
“La sovranità resta al popolo – ha detto Enoch Soranzo, presidente della Nuova Provincia di Padova – quindi trovo assolutamente positivo e importante che la decisione sia nelle mani dei cittadini, i quali saranno liberi di esprimersi e di fare le scelte migliori per il loro territorio.  Serve  un approccio che punti sin dall’inizio sulla partecipazione consapevole degli abitanti per far nascere un nuovo ente locale in grado di razionalizzare la spesa e liberare risorse a vantaggio della collettività in termini di sviluppo e servizi. La fusione contribuirebbe anche a semplificare l’aspetto politico e istituzionale dei nostri comuni andando a determinare in dieci anni un risparmio importante. Oltre a questo, grazie alle leggi attuali, ci sarebbe la possibilità di introitare un contributo significativo in questo momento di difficoltà per gli enti locali ”. 

Approvata all’unanimità dal Consiglio anche la mozione sul riconoscimento alla città di Padova della medaglia d’oro per il valore sanitario espresso durante la Grande guerra, presentata dal Vicepresidente Fabio Bui.
“Come Provincia, dichiara il Vicepresidente Bui, abbiamo promosso e realizzato in questi anni, in sinergia con diverse Istituzioni pubbliche, numerosi eventi per celebrare il Centenario della Grande guerra. Per questo abbiamo accolto con piacere l’invito del Comitato “Padova medaglia al Merito della Sanità Pubblica” perché alla città venisse riconosciuta una così importante onorificenza, per ricordare la realizzazione, nel 1916, dell’unica Scuola Medica di Guerra universitaria in Italia. Il persistere di un elevatissimo numero di feriti rese necessario, in quell’anno, un aumento di medici militari e, dopo un interessante esperimento di corsi accelerati dedicati agli studenti in armi messo in pratica a S. Giorgio di Nogaro, proprio Padova risultò la sede ideale per una Scuola Medica di Guerra. In città conversero così tutti gli studenti di Medicina idonei al servizio militare iscritti agli ultimi quattro anni di corso in tutte le università italiane, che soltanto a Padova avrebbero potuto ottenere il diploma di laurea e il grado di Sottotenente medico. Nei primi giorni di dicembre 1916 giunsero in città, da tutta Italia, 1332 studenti universitari che costituirono il “Battaglione di studenti di Medicina e chirurgia” o “Battaglione universitario”. Credo sia giusto quindi che, nel centesimo anniversario dell’Armistizio, Padova e la sua Università vengano insignite del giusto riconoscimento per i valori espressi in campo sanitario e didattico, eccellenze che ancora oggi le distingue a livello mondiale.”

04/09/2018