cerimonia 4 novembre

Il presidente della Provincia di Padova Fabio Bui ha partecipato alle cerimonie commemorative del 4 novembre, giorno in cui ricorre l'anniversario della firma dell'Armistizio, che sancì la fine della Prima Guerra Mondiale.

"Permettetemi di iniziare con un ringraziamento particolare ai rappresentanti delle Forze Armate e delle forze dell’ordine che operano in questa Provincia, nel nostro Paese e negli scenari internazionali.

Parto da loro, per ricordare che questa giornata che un tempo era soltanto la festa delle Forze Armate, oggi è anche la giornata dell’Unità Nazionale. 
L’Unita Nazionale non è scindibile, anzi ne è consequenziale, all’impegno delle Forze Armate (e io aggiungo delle forze dell’ordine tutte) che hanno dato un importante contributo di sangue per la formazione e difesa di questo assetto democratico anche in un contesto a volte complicato, complesso e pieno di incognite. 

Gli eventi pandemici e ora la fase della ripartenza ci stanno proiettando in una nuova dimensione e, come tutti i momenti di transizione vanno governati, con “pensiero lungo”, con lungimiranza, e non mi stancherò mai di ripeterlo con interventi strutturali e non solo elettorali.

Un paese unito è quello che non accentua le diversità, ma trova strumenti che accorciano le distanze e le ferite causate da discriminazioni e da contrapposizioni fondate su diseguaglianze.

Un paese unito è quello che diventa consapevole della sua forza con il buon governo e mai con l’autoritarismo.

Un paese unito è quello inclusivo e solidale, nel quale chi è più forte non lascia indietro nessuno.

Un paese unito è quello che riconosce i problemi e condivide le soluzioni,

Il nostro è un paese che si deve pensare in grande, per non vanificare i sacrifici dei nostri nonni, padri e madri, che nonostante avessero meno possibilità tecnologiche e formative di noi, possedevano la capacità di pensarsi oltre, di mettere in fila le priorità per la crescita e perché no: anteporre il noi all’io.

Oggi siamo chiamati, tutti nessuno escluso, a garantire la pace, la coesione sociale, riducendo sempre più gli elementi di diseguaglianza sociale ancora presenti, mettendo al centro delle nostre azioni la formazione dei giovani e il lavoro, tramite investimenti mirati e produttivi. 
Questi sono stati i temi (gli asset, si direbbe ora) che ci hanno garantito un Paese solido nei fondamentali democratici. 

Le Istituzioni che oggi rappresentano il nostro paese non sono proprietà di qualcuno, ma sono la radice comune su cui di fonda il Paese Unito. In campo si gioca tutti assieme. Non vince nessuno da solo, si gioca in campo non gridando dalle tribune; le Istituzioni sono il più grande e efficace gioco di squadra che esista e noi dobbiamo difenderle.

Padova, città dell’Università Medaglia d’Oro al Valore Militare, in otto secoli di storia ha formato giovani che poi sono diventati classe dirigente, imprenditori e professionisti di fama internazionale, scienziati in ogni campo e in particolare modo quello sanitario che ci fanno sentire orgogliosi di essere padovani; oggi in questo 4 novembre ci si ritrova non per un rito del ricordo, ma per dare senso al ricordo all’impegno di chi ci ha preceduto.

Oggi è una giornata rivolta verso il futuro e tutti siamo chiamati a cooperare per quel futuro.

Ci aspettano importanti sfide, specie in campo internazionale e non sembri un paradosso che oggi mentre festeggiamo l’unità Nazionale, dobbiamo considerare una grande opportunità e non una limitazione la nostra presenza nella Comunità Europea. 
Facciamo parte, ansia siamo i fondatori di una delle più belle intuizioni del secolo scorso, la comunità europea, che non ha ridotto la nostra sovranità degli Stati ma esaltato le potenzialità dello stare assieme. 

Certo, oggi più che mai anche in Europa, e grazie alla riconquistata autorevolezza del nostro governo sulla scena internazionale), non abbiamo alibi alcuno per farci trovare impreparati nei confronti delle sfide che saranno sempre più complicate.

Spetta a ciascuno di noi trasmettere una visione non predatoria della vita, dove si preferisce fare slalom tra le regole, invece che favorire il benessere sociale. Come lo è stato anche per noi nel momento in cui abbiamo ricevuto il testimone dell’impegno nei vari ambiti di responsabilità che ricopriamo, da una parte abbiamo il dovere di accompagnare i giovani a formarsi responsabilmente nella più grande palestra di vita che è la scuola e dall’altra offrire esempi positivi di donne e uomini che operano nelle istituzioni. 

Lo dobbiamo a chi oggi ricordiamo in questo 4 Novembre, ma soprattutto a chi verrà dopo di noi per rafforzare e amare sempre più questo nostro splendido Paese.

Viva la provincia di Padova e i suoi Comuni
Viva le Forze Armate
Viva l’Italia"

Fabio Bui
Presidente della Provincia di Padova

L'intervento del Presidente della Provincia di Padova a Villa Giusti

https://youtu.be/3ExckKRzAkk

L'intervento del Presidente della Provincia di Padova in via VIII Febbraio

https://youtu.be/FHJmQRHPHQc

04/11/2021