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Workshop formativo per rendere efficaci gli interventi di dissuasione nei confronti degli esemplari di lupo è il titolo dell’evento formativo che si è svolto giovedì e venerdì 20 e 21 febbraio nella sede di piazza Bardella della Provincia di Padova.
Organizzato da Regione Veneto e Provincia di Padova e Provincia di Belluno, ha visto la partecipazione di un centinaio di operatori e numerosi relatori fra i quali ISPRA, carabinieri forestali e i referenti regionali di Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia, oltre che di università di Udine e il Wolf Apenine Center.
Daniele Canella, vicepresidente vicario della Provincia di Padova, commenta: «Questa è un'occasione formativa importante, che qualifica l'attività della Polizia Provinciale e soprattutto che va verso la formazione del personale interforze. Questa attività congiunta che le polizie provinciali fanno assieme al corpo forestale dell'Arma dei Carabinieri in un'azione importantissima, che è quella del contrasto alla proliferazione del lupo (che sappiamo essere un animale senza predatori, quindi senza rivali nell’ecosistema). È fondamentale portare avanti attività come quella di oggi per stringere sinergie ed alleanze tra istituzioni e territori ed essere sempre più efficaci e pronti in questa attività a tutela dell'agricoltura, delle attività produttive e della sicurezza dei cittadini».
Matteo Cecchinato, consigliere della Provincia di Padova con delega a Caccia e Pesca (a sinistra nella foto) sottolinea «L’importanza di una vigilanza attenta. Dobbiamo proteggere la popolazione, le attività produttive e rispettare le specie protette promuovendo una collaborazione attiva tra amministrazioni ed Enti competenti, promuovendo una mappatura e una relazione costante sulle attività dei lupi e, contemporaneamente, predisponendo una normativa che gestisca l'operatività del personale che deve vigilare sul territorio».
Eleonora Mosco, consigliere della Provincia di Padova con delega alla Polizia Provinciale, nel messaggio inviato ha scritto: «Come consigliere delegato alla Polizia Provinciale desidero ringraziare tutte le Polizie Provinciali d’Italia qui presenti. Ringrazio l’Arma dei Carabinieri Forestali, la Regione Veneto e le altre Regioni, l’ISPRA e l’università di Udine. Trovo interessante il coordinamento e soprattutto di operare nella maniera più uniforme possibile tra le Polizie Provinciali e l’Arma dei Carabinieri Forestali al fine di intervenire tempestivamente ed efficacemente nelle azioni di dissuasione nei confronti degli esemplari di lupo. La questione lupo sta emergendo in particolare negli ultimi anni e questo è un momento propizio per mettere in atto tutte le strategie difensive in modo da contenere il fenomeno affinché la sua presenza non diventi un problema in futuro».
Cristiano Corazzari, assessore a Caccia e Pesca della Regione del Veneto l’ha definita: «Una situazione drammatica, perché il lupo è in forte espansione il suo areale si è esteso ormai a grande parte della regione: non solo nelle zone montane e prealpine, ma è arrivato anche in pianura, praticamente in tutte le province. Questo desta delle problematiche anche non solo nella gestione della specie ma anche nello stesso rapporto di quei lupi confidenti che si avvicinano alle comunità umane e possono arrecare pericolo e preoccupazione.
Come Regione abbiamo più volte chiesto la declassificazione del livello di protezione della specie lupo, che non è più una specie in via di estinzione ma è una specie in forte espansione e necessita di essere gestita come qualsiasi altro aspetto faunistico del nostro territorio. Se ciò non venisse fatto sarebbe messo veramente a rischio in modo determinante un settore importantissimo come quello del pascolo e dell'allevamento di montagna delle nostre malghe, che stanno soffrendo drammaticamente la situazione e che come Regione sosteniamo con dei risarcimenti, ma sono danni che ci costano centinaia di migliaia di euro ogni anno.
Il tema è quindi delicato, ma bisogna dare agli operatori regionali e provinciali la possibilità di intervenire dove ce ne sia la necessità».
Samuele Grandin, dirigente del Settore Ambiente della Provincia di Padova (a destra nella foto), aggiunge: «Fortunatamente nel territorio della provincia di Padova non abbiamo grossi problemi; si è verificata una predazione nel 2023 nel comune di Bagnoli, ma per il resto siamo tranquilli.
Oggi abbiamo molte rappresentanze di polizie provinciali provenienti da altre parti d'Italia, il corpo forestale dei Carabinieri e cerchiamo di unire le forze per creare sinergia. Ognuno per le proprie competenze cerchiamo di trovare quegli strumenti di dissuasione per permettere di agire agevolmente e tutelare anche i cittadini stessi e chi ha problemi».
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