L'espropriazione è l'istituto giuridico in base al quale un soggetto, previo pagamento di una giusta indennità, viene privato, in tutto o in parte, di un immobile di sua proprietà per una causa di pubblico interesse legalmente dichiarata. L'atto di espropriazione ha quindi per effetto il trasferimento coattivo per ragioni di pubblico interesse della proprietà o di un altro diritto reale, dal privato alla Pubblica Amministrazione, con la conseguente conversione del diritto reale dell'espropriato in un credito ad una somma di denaro a titolo di indennità.
Le fasi del procedimento espropriativo
Per ogni fase espropriativa, è prevista la partecipazione degli interessati i quali, di volta in volta, vengono avvisati tramite comunicazione personale, ovvero tramite pubblicità diffusa nei modi previsti dalla legge, in maniera da poter interagire con l'Autorità espropriante potendo formulare le proprie osservazioni.
In ogni fase della procedura espropriativa, a partire dalla dichiarazione di pubblica utilità e fino alla esecuzione del decreto di esproprio - che avviene con la materiale occupazione del bene interessato dalla procedura - può essere esercitato il diritto di stipulare col soggetto beneficiario dell'espropriazione, l'atto di cessione volontaria del bene o della sua quota di proprietà; in tal caso il vantaggio per il soggetto espropriando è la maggiorazione dell'indennità base prevista per ogni singola area, con una più rapida procedura per la riscossione, e per l'Autorità espropriante una più celere conclusione del procedimento.
5 anni dall’atto che dichiara la pubblica utilità
Non è previsto alcun costo.
Per ogni fase espropriativa, è prevista la partecipazione degli interessati i quali, attraverso la modulistica a disposizione, possono di volta in volta formulare le proprie osservazioni.
Ricorso amministrativo al TAR
Non sono state fatte indagini