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Un riconoscimento che ha premiato l’impegno e la visione creativa degli studenti della classe 4B dell’indirizzo Professionale Moda – Industria e Artigianato per il Made in Italy dell’Istituto Ruzza di Padova: in occasione dell’edizione 2025 dei Master Games, svoltasi a Firenze, i giovani designer si sono distinti con il progetto “L’Art Nomade”, conquistando pubblico e giuria e ricevendo la Menzione speciale per l’Originalità.
Il progetto è stato sviluppato nell’ambito di un’iniziativa promossa da uno dei più noti gruppi del lusso e dai suoi brand. Tema centrale del progetto è stata la figura di Kenzo Takada e la sua idea di moda, multiculturalità e innovazione. Gli studenti padovani, guidati dai docenti di Progettazione e Laboratorio, hanno sviluppato una “capsule collection” ready to wear immaginando un viaggio attraverso le tappe principali della vita e delle ispirazioni dello stilista: dal Giappone alla Cina, passando per India e Medioriente, fino a Parigi.
«“L’Art Nomade” – la descrive la scuola in una nota - si compone di capi che raccontano un dialogo tra culture, tradizione e modernità, esprimendo con creatività l’idea di una moda come linguaggio globale e in continua trasformazione. La collezione rappresenta un dialogo tra tradizione e modernità, tra culture diverse che si incontrano in un’armonia di forme, colori e materiali, dando vita a una visione del mondo in continuo cambiamento, specchio delle nuove generazioni di fashion designer. Il progetto si è distinto per l’originalità delle proposte, la cura dei dettagli e la capacità di tradurre contenuti culturali in forme innovative e contemporanee».
«Questa esperienza è la dimostrazione concreta di come la scuola pubblica, quando mette al centro i talenti e le competenze, possa diventare un autentico incubatore di eccellenze – il commento di Luigi Bisato, vicepresidente e consigliere della Provincia di Padova con delega alla Pubblica Istruzione –. Siamo orgogliosi dei nostri studenti, dei docenti e dell’intero Istituto Ruzza, che con passione e visione contribuiscono a formare le nuove generazioni di professionisti, capaci di portare nel mondo la creatività e i valori del nostro patrimonio culturale. Un grande plauso, dunque, a tutte le persone che hanno lavorato e collaborato per partecipare al concorso, ottenendo questo lodevole risultato, con l’auspicio che sia parte di una lunga serie di soddisfazioni professionali e personali»