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Sono passati più di vent’anni dalla promulgazione della Legge che ha istituito il Giorno della Memoria, dedicato al ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
Fortunatamente anche oggi viviamo questa giornata pervasi da inquietudine e disgusto per quello che la lucida follia e il maledetto odio del razzismo, del fascismo e del nazismo sono riusciti a compiere con la loro spaventosa fabbrica della morte.
Auschwitz è la costruzione più disumana mai concepita poiché è fondata sulla più temibile e terribile delle assurdità: il controsenso che vuole gli uomini agire contro l’umanità.
Il secolo scorso si era aperto all’insegna del progresso e nella civilissima Europa sembravano prendere sempre più forza l’idea di giustizia sociale, la fiducia nella scienza e la democrazia: questo non ci ha salvati dalla follia omicida di poche persone, non ci ha messo al riparo dalla logica degli eccessi contro la dignità umana. Attenzione, quindi, ai totalitarismi e alle posizioni estreme perché ricadere nell’oscurità, nella paura e nella violenza è possibile anche oggi.
È importante avere memoria e riportare alla memoria i terribili fatti costati la vita a tante, anzi troppe, persone: deve essere molto più che il ricordo di un elenco di nomi o una fotografia sbiadita dal passare del tempo. La memoria di cui abbiamo bisogno e che dobbiamo esercitare è l’azione quotidiana di promozione di pace, amicizia tra i popoli, libertà, democrazia e rispetto.
Le vergogne della dittatura non vanno dimenticate, né oggi né mai.
Fabio Bui
Presidente Provincia di Padova