Museo della Maschera di Abano

Il presidente della Provincia di Padova Fabio Bui ha visitato il Museo Internazionale della Maschera Amleto e Donato Sartori ad Abano Terme, che recentemente ha ricevuto il riconoscimento ufficiale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per l’“eccezionale interesse culturale”.     
Ad accoglierlo, Paola Piizzi Sartori, direttrice del Museo.
“E’ mia intenzione – ha detto Fabio Bui - valorizzare il più possibile le realtà territoriali culturalmente importanti ed in particolare i Musei in quanto pensati non solo come esposizioni, ma veri e propri luoghi da vivere, che stimolano la curiosità, la conoscenza, la fantasia e la creatività. Il Museo della Maschera racchiude una collezione di pezzi rarissimi, un vero scrigno del sapere adatto ad ogni età. E’ un Museo che valorizza non solo l’antica tecnica della lavorazione della maschera in cuoio, ma i suoi significati artistici. Un luogo che profuma di tradizioni, dell’antica bottega dell’arte, ma che nel contempo sa adeguarsi alle esigenze del mondo contemporaneo. Parliamo infatti di realtà uniche e interattive, dove vengono organizzati incontri, seminari, workshop”.     
Di qui le collaborazioni con grandi nomi della commedia nazionale e internazionale come Eduardo De Filippo, Dario Fo, Strehler, fino a sviluppare la ricerca espressiva nella scultura e nella grafica. Alcune delle opere della collezione Sartori sono entrate a far parte di importanti Musei d’Arte Moderna a Venezia, New York, Tokyo, Città del Messico e Parigi.
E’ il primo Museo Nazionale interamente dedicato alle maschere della Commedia dell’Arte composto da 375 pezzi unici e rarissimi esposti presso la sede museale di Villa Savioli Trevisan, edificio della prima metà del XVII secolo. Fa parte della stessa collezione un ridotto corpus di maschere etnologiche e rituali, conservato presso la Casa-Laboratorio della Famiglia Sartori. A queste si aggiungono altre opere dei Sartori, padre e figlio, esposte in varie città e comuni del comprensorio di Padova.    
Nel 1979 Donato Sartori ha fondato il Centro Maschere e Strutture Gestuali con Paola Piizzi, Paolo Trombetta e, più di recente, la figlia Sarah Sartori che coordina le attività del Museo e del Centro Maschere. “Il riconoscimento ricevuto – ha detto Paola Piizzi Sartori -  è il frutto di quasi un secolo di lavoro in Italia e all’estero dei Sartori. Il nostro Museo ha sempre avuto come obiettivo la conservazione, la diffusione attiva, il recupero e l’approfondimento dell’uso della maschera teatrale in Italia e nel resto del mondo”.

03/08/2020