La Fondazione Foresta Onlus di Padova, da sempre impegnata sul fronte della prevenzione, lancia “Marroni Solidali”, una campagna di sensibilizzazione sulle problematiche dell’apparato maschile. Il professore Carlo Foresta, Ordinario di Endocrinologia all'Università degli Studi di Padova propone per tutto l’autunno un calendario di eventi con l’obiettivo di diffondere il messaggio che la prevenzione nell’uomo è fondamentale ad ogni età. 
Durante questi eventi infatti, la Fondazione fornirà informazioni corrette sulle malattie sessualmente trasmesse e sulle tecniche di prevenzione del contagio, sugli effetti negativi degli stili di vita sulla funzione dell’apparato riproduttivo e infine, sensibilizzare ad eseguire indagini di approfondimento atte a identificare alterazioni dei parametri seminali e ormonali, infettivologiche e la presenza di varicocele, ipotrofia o masse testicolari. 
“Abbiamo deciso di sostenere questa iniziativa – ha spiegato il presidente della Provincia di Padova Enoch Soranzo – per l’importanza della prevenzione e dell’informazione già in età giovanile. Fare prevenzione significa permettere di ridurre il rischio di sviluppare delle malattie eliminando i fattori all’origine, identificandole precocemente in modo da poter intervenire al più presto e consentire maggiori probabilità di guarigione. Il risultato quindi non è solo la riduzione del rischio di ammalarsi, ma anche una migliore qualità della vita e su questi temi la Provincia è sempre stata particolarmente attenta e sensibile affinché la prevenzione diventi un fattore culturale che entri nella società in modo sempre più permeante”.
Ecco quindi tutti gli appuntamenti di “Marroni solidali”: l’11 ottobre cena di gala a Bresseo, nel Padovano, in collaborazione con l’Istituto alberghiero, il 14 sempre a Bresseo, durante l’antica fiera, presenza dell’ambulatorio mobile e punto vendita delle castagne solidali, acquistabili anche il 19 in piazza delle Erbe dal pomeriggio; il 20 al Centro San Gaetano di Padova invece c’è il convegno “Giovani e sessualità: crisi, sfide e trasformazioni” e infine, il giorno dopo a Teolo, alla sagra dei marroni, torna l’ambulatorio mobile. È stata poi attivata una partnership con Ali&Aliper. Con l’acquisto delle castagne e dei marroni nei punti vendita si avrà l’opportunità di prenotare una visita andrologica gratuita dal 15 ottobre al 30 novembre al numero verde 800 100 123
“Abbiamo sposato da subito questa campagna perché crediamo nella valenza sociale dell'iniziativa di sensibilizzazione. La prevenzione maschile è molto importante, e, spesso ignorata soprattutto dai più giovani”, afferma il responsabile Marketing di Ali&Aliper Massimo Benetton.
Oltre a queste iniziative, sarà presentato un “Manifesto” sulla prevenzione, dividendo gli esami e i controlli da fare in base all’età. Ai diciottenni ad esempio è consigliata l’ecografia testicolare e i test delle malattie sessualmente trasmissibili, con tanto di consulenza e supporto psicologico. Dai trent’anni si aggiunge l’esame del liquido seminale e dei colloqui sui fattori di rischio che portano all’infertilità, mentre dai cinquant’anni si affrontano problematiche più complesse, come andropausa, osteoporosi e disfunzione erettile. “L’uomo deve essere sollecitato a prendersi cura del proprio stato di salute - conclude Foresta - Si riscontra infatti una poca attenzione e conoscenza riguardo alla sua salute sessuale. La prevenzione è importante sin dai 18 anni, non solo per gli adulti in età avanzata”.
É stato inoltre presentato uno studio scientifico pubblicato nella più importante rivista nel settore andrologico che mette in relazione la disfunzione erettile e le aspettative di vita.


La scoperta: la disfunzione erettile predice l’infarto e si associa ad un aumentato rischio di mortalità
I risultati dopo uno studio durato dieci anni a Padova. Il professor Foresta: “Sono le conseguenze di una generale mancanza di prevenzione dell’uomo per qualsiasi forma di patologia”. L’allarme (e i programmi) dell’Organizzazione mondiale della sanità
Lo studio è in pubblicazione a breve sulla più importante rivista a livello mondiale nel settore dell’andrologia. Ma i primi risultati, appena diffusi, stanno già creando un fortissimo interesse tra gli scienziati. In sostanza, la disfunzione erettile non limita i problemi di salute alla sfera sessuale. Tutt’altro: in termini statistici predice rischi di problemi cardiaci e quindi una attesa di vita inferiore. Lo studio porta la firma di Carlo Foresta, professore ordinario di Endocrinologia e del dottor Nicola Caretta, dell’UOC di Andrologia e medicina della riproduzione, ed stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Foresta.
L’occasione per annunciare gli esiti della ricerca è la presentazione del progetto “Marroni Solidali”, una serie di iniziative, happening e attività di sensibilizzazione in tutto il Veneto che la Fondazione Foresta ha messo in campo nei mesi di ottobre e novembre per sensibilizzare gli uomini sulla prevenzione medica, cha passa anche attraverso la consapevolezza dei rischi collegati all’osteoporosi, all’andropausa, al diabete, all’obesità e al fatto che gli uomini si curano e controllano molto meno delle donne, a dimostrarlo molti studi. “In sintonia con l’Oms, stiamo lanciando una campagna di screening gratuiti per gli uomini”, spiega Foresta. “Fino a novembre saranno gratuiti, basta prenotarli al numero verde 800100123”. 
D’altro canto, scoprire di avere anche una minima disfunzione erettile potrebbe salvare la vita a molte persone. A confermarlo lo studio condotto negli ultimi dieci anni a Padova su trecento maschi di età compresa tra i 35 ed i 65 anni e realizzata mediante analisi con eco-color-Doppler penieno (PCDU). “I risultati hanno dimostrato che i pazienti con patologie delle arterie cavernose, quali l’aumentato spessore delle pareti o la presenza di placche aterosclerotiche – spiega Foresta - presentano anche segni di compromissione vascolare generalizzata, soprattutto a livello della carotide e dell’arteria femorale”. Ciò si associa ad un aumentato rischio di incorrere in futuro in patologie di natura cardiovascolare aumentando fino a sei volte il rischio di problemi cardiovascolari, ad esempio infarto e ictus.
 “La reticenza dei maschi nel rivolgersi al medico si esacerba nel momento in cui viene coinvolta la sfera sessuale”, chiude Foresta. “Tuttavia, proprio la disfunzione erettile, una delle più comuni patologie andrologiche, rappresenta un significativo campanello d’allarme di importanti condizioni di salute sottostanti, in particolare concernenti il sistema cardiovascolare”.

- I dati della Fondazione Foresta Onlus

10/10/2018