Si sono svolte le tradizionali celebrazioni per il 4 novembre, Giorno dell'Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate. Alla commemorazione che si è svolta a Villa Giusti dove il 3 novembre 1918 fu firmato l'armistizio tra Italia e Austria, hanno partecipato il Prefetto di Padova Renato Franceschelli, il presidente della Provincia Fabio Bui e le massime autorità civili e militari. La commemorazione è proseguita in via VIII febbraio a Padova di fronte al municipio con la cerimonia militare interforze e i discorsi delle autorità. Il presidente Bui ha esordito con una citazione di Primo Levi.

“Tutti coloro che dimenticano il proprio passato, sono condannati a riviverlo”.
Proprio a loro, ai giovani qui presenti, intendo rivolgermi con questo breve discorso, nella speranza che a ogni 4 novembre si rinnovi un grande patto tra generazioni: quella di chi, nel 1915 e nel 1918, a soli 15 o 18 anni combatté al fronte una delle guerre più cruente della storia contemporanea. E la generazione dei Millenials, i ragazzi nati nel 2000 ormai divenuti cittadini a pieno titolo di una comunità che fonda le sue radici e la sua memoria sul sacrificio di 600mila italiani appena adolescenti.

I soldati con il volto di bambini andarono a immolarsi nelle trincee vivendo situazioni e condizioni di fame, freddo, paura e stenti alle quali nessuno di noi, me compreso, resisterebbe neanche per un minuto. Sono nomi e cognomi scritti nei monumenti ai caduti delle nostre piazze. Sono volti e storie che mi auguro i nostri figli possano conoscere per comprendere da dove vengono e su quale sacrificio si fonda il loro presente.

In un mondo sempre più veloce e virtuale, dobbiamo riappropriarci della realtà e di storie, magari poco conosciute, che sono custodite in ognuno dei nostri 102 Comuni padovani.
Ai ragazzi dico: siate curiosi, cercate, fate domande a scuola, in biblioteca, fatevi portare dai vostri genitori sui luoghi della Grande Guerra: a Cismon del Grappa, a Primolano, ad Asiago, a Vittorio Veneto oppure anche più vicini a casa : Palazzo Santo Stefano, per esempio, la sede istituzionale e storica della Provincia è divenuta Museo della Memoria: vi invito fin da ora a venire e visitare il rifugio antigas e il rifugio antiaereo che abbiamo recentemente recuperato. È un modo per toccare con mano cosa significhi vivere nel conflitto perché il teatro di quelle guerre che ci sembrano così lontane da noi, sono proprio i luoghi dove andiamo in vacanza o le città dove viviamo ogni giorno.

Non sono film, non ci sono effetti speciali. Sono storie vere, le storie dei nostri bisnonni e trisavoli che erano persone tutto sommato molto simili a voi: ragazzi pieni di vita, di sogni, di speranza. Partirono per il fronte, per la trincea con l’ideale di unificare l’Italia e far prevalere la volontà di autodeterminarsi come popolo unito liberando la Patria dall’invasore austriaco.

Un secolo fa l’Italia era una Nazione assediata dalle potenze straniere, ma fortemente ancorata al senso etico e civile. Cento anni dopo siamo un Paese sovrano sulla carta geografica, ma ancora diviso diviso da profonde lacerazioni sociali e morali. Eppure sono convinto che possiamo ancora attingere dagli esempi silenziosi che ancora ci sono e sono tanti.
Il silenzio degli eroi moderni, che vivono e servono il proprio paese con dedizione, non girandosi mai dall’altra parte rispetto ai problemi, che non si limitano alla ricerca del consenso ma condividono soluzioni.

Tra questi, gli uomini e le donne delle nostre Forze Armate che oggi celebriamo e onoriamo per aver portato pace dove c’è guerra, soccorso dove c’è bisogno di aiuto, umanità e solidarietà in tutte le realtà provate da terremoti o alluvioni.

A loro va il nostro più sincero GRAZIE perché sono la più bella testimonianza dell’Italia che è e dell’Italia che sarà se il senso civico, il rispetto per gli altri e l’amore per le Istituzioni saprà ispirare Il nostro agire di amministratori pubblici e dei tanti giovani che guardano a noi per trarne esempi positivi.

Viva i Caduti, viva le Forze Armate e viva l’Italia unita e solidale".

04/11/2019