Due temi scottanti per l’Alta padovana, due richieste scritte e inviate ai vertici della Regione. Il presidente della Provincia di Padova Fabio Bui ha chiesto al governatore del Veneto Luca Zaia  di collaborare insieme per risolvere alcune problematiche che stanno mettendo a dura prova l’economia locale e la rete viaria del nord padovano. In particolare, si tratta di tutta l’area dei Comuni attraversati dalla Sp 47 “Valsugana” oltre alle imprese e ai cittadini che ogni giorno utilizzano il ponte sul fiume Brenta a Curtarolo. 
“Il declassamento a Strada provinciale della Valsugana – ricorda Bui – è stata una scelta non solo inopportuna, ma illogica e dannosa per il territorio anche alla luce del fatto che tutti gli altri tratti sono ancora di competenza dell’Anas o regionale. Non serve discutere i motivi che dettarono tale scelta, ma oggi è il momento di intervenire”. Bui ha proseguito chiedendo quindi a Zaia, “Di intraprendere qualsiasi azione utile a riclassificare la Sp 47 “Valsugana” in Strada statale. Ciò favorirebbe la possibilità per la Provincia di Padova di porre in essere gli interventi richiesti dai sindaci che lamentano da anni la necessità di opere che mitighino i disagi subiti dall’attraversamento di un’arteria fondamentale per il traffico internazionale”. 
C’è poi il ponte sul fiume Brenta a Curtarolo. Un’infrastruttura che dovrà essere rimessa a nuovo con la partecipazione finanziaria della Regione Veneto. “Non possiamo permetterci di arrivare a un’ordinanza di chiusura – ha ribadito Bui – sarebbe infatti un disastro per l’economia locale e per l’intera rete viaria del nord padovano. Fino al 2017 la gestione dell’opera era di competenza di Veneto Strade che purtroppo ha ignorato lo stato di conservazione del manufatto. Se fossimo costretti a chiudere il ponte, sarebbe una implicita dimostrazione dell’incapacità di porre in essere azioni istituzionali a difesa del nostro territorio. Ricordo che già con la limitazione del traffico in atto, sia gli amministratori locali che le categorie produttive coinvolte, hanno calcolato danni per circa 9 milioni di euro. Soldi che sarebbero bastati a costruire ben due ponti. Noi come Provincia abbiamo impegnato già 4 milioni di euro e in questi giorni stiamo affidando l’incarico di progettazione. Certamente, però, né noi né i sindaci interessati da queste due delicate questioni possono essere lasciati soli. Siamo certi che la Regione si farà ora interprete di queste priorità”. 
La lettera è stata inviata anche al Prefetto di Padova, ai parlamentari, ai consiglieri regionali, ai sindaci coinvolti e ai rappresentanti delle categorie economiche.

-Testo della lettera

27/09/2019